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Anobium punctatum è il nome scientifico del tarlo della carta. aNobii è invece il nome di un social network per gli amanti dei libri; non l'unico né il maggiore, ma quello che ha più seguito in Italia. Gli iscritti ad aNobii hanno la loro libreria virtuale dove inserire i libri che hanno letto e le loro reconsioni: questo libro raccoglie proprio le recensioni più votate dagli stessi partecipanti dei cento libri più presenti nelle varie librerie. Date queste premesse iperdemocratiche è chiaro che il risultato è troppo diseguale, sia nella scelta delle opere dove prevalgono gli ultimi besteller che nelle recensioni stesse. Per dire, io sono presente nelle schede di tre libri (La compagnia dei Celestini, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Il piccolo principe) con recensioni che ho buttato giù in tre minuti anni dopo averli letti, semplicemente perché agli inizi del social network avevo inserito alcuni classici e l'horror vacui mi impediva di non commentare; così le mie recensioni sono apparse tra le prime e hanno continuato a ricevere voti semplicemente perché erano là in bella vista. Nelle varie recensioni insomma si passa dal pregevole al deplorevole. Fortunatamente però la redazione ha scelto altri cento libri tra quelli preferiti dai recensori (nel mio caso, <i>L'elmo di don Chisciotte</i> di Stefano Bartezzaghi) e ha pubblicato anche quelle recensioni; il lettore può insomma scoprire qualcosa di nuovo. Pregevole infine la scelta di riassumere in un SM (160 caratteri) i libri: l'arte della brevità è sempre utile!
non capisco quale sia il senso di questo libro. perché comprare in libreria un libro così se si può leggere tutto quello che c'è dentro (e molto di più) su internet senza spendere un euro e senza sottostare alla selezione operata da rizzoli? mah
Il bello di una rete internet dedicata ai libri è che la gente ci entra e ci esce, esplora, discute e scambia pareri con gli altri. Lancia invettive contro libri che odia, si scalda e sostiene i libri e gli autori che ama. Ecco, un po' senza fronzoli, un po' di getto, un po' all'armata brancaleone. Con cuore, con passione: seriamente, ma senza troppo prendersi sul serio. Chi con bella scrittura, chi con belli pensieri, chi con tutte e due le cose, ma sempre con tanto spontaneo desiderio di raccontare, raccontarsi e quindi comunicare. Mettere tutto in un Libro, dare "riconoscimento" ufficiale, "gratificare" i recensori elevandoli al grado di autori (cosa che non capita di solito ai critici letterari ufficiali) è un po' svilente secondo me. Toglie quella freschezza che ha anobii, quel senso di nuovo e di "libero" che ha sempre significato. Eppoi, come saranno le recensioni future, in vista di eventuali ipotetiche nuove iniziative editoriali? sicuramente più studiate, più limate. Meno vere.
Recensioni
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Fareste qualsiasi cosa per i libri? Ne sentite il bisogno così come dell'aria che respirate? Non perdete occasione per leggerli, rileggerli, accarezzarli, blandirli, citarli, consigliarli o, per che no (quando ci vuole), stroncarli? Li sistemate con affetto, cura e dedizione sugli scaffali della libreria seguendo modalità e criteri che solo voi sapete decifrare? Se è così, siete affetti da una seria patologia: il tarlo della lettura. E questo libro è la cura che fa per voi.
Scritto dai lettori per i lettori, (e per chi vorrebbe diventarlo), vi guida tra i titoli di una biblioteca ideale, scelti, raccontati e commentati dai recensori di aNobii, il più grande e famoso social network dedicato agli amanti del libro. Cinquecento godibilissime pagine alla scoperta dei classici della letteratura, bestseller, sorprendenti opere prime, scrittori affermati e autori esordienti, romanzi che ti fanno sognare ad occhi aperti e letture che invitano alla riflessione, riportandoti con i piedi per terra.
Concepito come un'antologia del meglio del meglio di aNobii, Il tarlo della lettura (i cui diritti d'autore saranno devoluti in beneficenza a Emergency) presenta in ognuno dei suoi cento capitoli centrali le recensioni dei libri più votati dagli utenti del sito. Da Siddharta a L'autunno del patriarca, da Harry Potter a La ragazza con l'orecchino di perla, senza dimenticare intramontabili big come Il gattopardo e Il Signore degli Anelli, long seller come Il Codice da Vinci e Il cacciatore di aquiloni, libri denuncia come Gomorra e discussi successi come Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire. Per ognuno di questi titoli "top cento" sono riportate le cinque recensioni più votate dagli stessi utenti di aNobii, firmate dagli autori con il loro nome e cognome reali, il loro nickname o con entrambi. Sono commenti vivaci, appassionanti, estasiati, urticanti, a volte brevi e folgoranti, talvolta più articolati e ponderati, tutti comunque personalissimi e originali. Li accompagnano le playlist dei recensori, ovvero l'elenco dei dieci libri che hanno amato di più, tratti dalla loro libreria creata in aNobii: un'ulteriore fonte di consigli e suggerimenti per ampliare l'esplorazione nell'immenso mondo della lettura.
Ogni capitolo del libro racchiude anche una bonus track, cioè la recensione di un titolo in più, diverso da quello a cui è dedicato il capitolo; una breve chicca riservata all'approfondimento di un libro meno noto o di nicchia. Tra questi cento extra si segnalano fumetti, libri comici, opere inaspettate e amenità di ogni genere, che invitano a divagare, ad aprire nuove finestre di lettura, spaziando su argomenti diversi e mondi paralleli.
Perché Il tarlo della lettura è un libro anarchico, come lo definisce la sua curatrice Barbara Sgarzi, blogger, giornalista ed esperta di editoria e comunicazione, oltre che convinta aNobiana. Non esiste un solo modo di leggerlo, ma tante modalità quanti sono i lettori e i loro interessi. Nella seconda parte del volume sono infatti riportate nove rotte per i naviganti, percorsi alternativi alla lettura lineare, per solcare le pagine in libertà. Potrete scegliere di privilegiare i commenti legati a una tematica comune (sapori, viaggi, numeri) o saltare di pagina in pagina, pescando tra le recensioni riunite in dieci diverse categorie: "senza pietà", "questo film l'ho già letto", "passaparola", "anche no", "divorati", ""semplicemente mi è piaciuto", "letto e riletto", "massimi sistemi", "il diritto di non finire", "dove l'ho letto". Potete decidere di partire leggendo le recensioni più brevi e fulminanti, raccolte nel capitolo "Il dono della sintesi" o in alternativa quelle più sarcastiche e divertenti del gruppo "Ipse dixit" o, infine, lasciarvi guidare dalle belle e ironiche illustrazioni realizzate da Chiara Rapaccini. Le rotte potranno essere molte e diverse ma navigare in questo mare di libri sarà sempre un piacere.
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