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L'amore di Melania G. Mazzucco per l'arte è noto. Qui l'autrice mi ha mostrato le luci insieme alle tante ombre proprie dell'arte, della vita e della personalità tormentata di Jacopo Robusti, per tutti Tintoretto. L'immersione nella Venezia cinquecentesca è facilitata dalla narrazione in prima persona e dalle descrizioni molto particolareggiate.
Intenso.
Romanzo molto bello, appassionante e lancinante per il dolore provocato da una passione impossibile da raggiungere ed appagare.
Recensioni
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Sprofondato in un letto di sudore, avvolto dai ricordi di una vita intensa e folle, Jacomo Robusti, detto il Tintoretto, vive gli ultimi istanti della sua vita nel ricordo struggente di Marietta, la sua figlia prediletta e suo alter ego femminile.
Melania G. Mazzucco, vincitrice del Premio Strega nel 2003 con Vita e autrice acclamata dal pubblico e dalla critica anche grazie alla riduzione cinematografica da parte di Ferzan Ozpeteck del suo precedente romanzo Un giorno perfetto, torna con un romanzo ricco di poesia e di fascino. Ambientato nella Venezia rinascimentale, una città carica di suggestioni e di mistero, il racconto è una lunga confessione che Tintoretto rivolge a Dio prima di morire. Quindici lunghe notti in preda alla febbre costringono l'ormai vecchio pittore a riflettere sulla vita, nell'attesa che l'angelo della morte lo riconduca al cospetto di colei che ha attirato le sue passioni e le sue attenzioni per tutta la vita.
Scintilla era il nomignolo con cui il Maestro l'aveva ribattezzata, e lei, Marietta, era davvero la scintilla in grado di innescare la fiamma della creatività nell'animo dell'estroso pittore. Una bambina nata fuori dal matrimonio e cresciuta fuori dalle regole. Mentre i numerosi altri figli di Jacomo e Faustina vengono instradati alla professione (i maschi) o al convento (le femmine), Marietta cresce respirando il sapore della libertà e dell'arte. Vive in simbiosi con suo padre, che la introduce tra i fermenti artistici di quegli anni e le insegna le tecniche pittoriche. Vestita da uomo, tra i pennelli, la polvere e il turpiloquio della bottega, Marietta sarà la musa e il fauno del Tintoretto, capace di suscitargli i più alti slanci ma anche le più grandi delusioni.
Melania Mazzucco ci offre in queste pagine il ritratto di uno dei personaggi femminili più affascinanti del nostro Rinascimento, una donna che ha saputo liberarsi ed emanciparsi pur restando legata all'enorme figura carismatica di suo padre. Un uomo al quale si è data totalmente, ma a cui, a sua volta, è riuscita a trasmettere il senso di un'intera esistenza.
Una storia intensa e struggente, descritta con profonda abilità linguistica. Una scrittrice capace di tessere un intreccio complesso, sontuoso, ma anche di orchestrare tra loro una serie di registri narrativi presi in prestito dall'arte, dal cinema, dal teatro. Forse una lettura di genere, ma capace di penetrare all'interno di un mondo in cui i generi, inevitabilmente, finiscono per sovrapporsi.
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