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Pessimo, concordo con le recensioni negative degli altri utenti. Non c'è una storia, non c'è la caratterizzazione dei personaggi, non c'è nulla. Incredibile che abbiano poi fatto anche il film (che ancora non ho visto ma che a questo punto vedrò solo per capire come abbiano fatto a trarre un film dal nulla... si saranno inventati una sceneggiatura?)
Come descrivere perfettamente la situazione lavorativa italiana del momento? Anche io, come migliaia di giovani, rientro in pieno nelle situazioni descritte in questo libro che, sarà pure una genialata editoriale (come l'hanno definita alcuni), ma è certamente uno spaccato di vita quotidiana che rappresenta un disagio sociale del quale tutti parliamo ma al quale nessuno VERAMENTE si oppone!Quindi, non la definirei una "Generazione 1000 euro" quanto una "Generazione di nuovi poveri" che tirano a campare giornalmente senza avere la minima opportunità di progettare qualcosa di concreto! POLITICI ITALIANI, LEGGETELO E MEDITATE!!!!!
Ho terminato ieri di leggere questo libro che ha nella scorrevolezza il suo maggior pregio. Ma per il resto è un libro che, nel voler analizzare la situazione del lavoro precario in Italia, riuscendoci solo in parte, finisce con il diventare troppo trattato di sociologia e costume e poco romanzo, lasciando irrisolte molte situazioni. Per esempio, non si capisce come va a finire tra Claudio e Eleonora. E poi i pochi personaggi della storia non sono ben delineati, su tutti domina la figura di Ros, la più interessante; mentre di alcuni si tacciono troppe cose consegnando ai lettori dei personaggi che si dimenticano facilmente. Probabilmente i due autori hanno giocato d'astuzia quando hanno pensato di pubblicare questo libro, sfruttando un argomento che è attualissimo, attirando da subito l'interesse di un grande editore che ha fiutato l'affare. Una bella operazione commerciale, insomma. Ma chi pensa che ci si possa arricchire scrivendo libri, come ha sostenuto qualche commentatore maligno evidentemente buono solo a far polemica ma alquanto disinformato, può tranquillizzarsi, perché i due autori non usciranno dal precariato sicuramente grazie alle briciole di diritti che prendono sul prezzo di copertina, ammesso che ne percepiscano. Semmai ad arricchirsi sono l'editore e il distributore.
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