Mansfield Park

Protagonista indiscussa di questo voluminoso romanzo di Jane Austen è Fanny, una delle tante figlie di Mr. e Mrs. Price. La coppia, pur non appartenendo al più basso ceto sociale, fatica a mantenere la famiglia, così le zie più benestanti si offrono di crescere la piccola Fanny, togliendo una preoccupazione, e soprattutto una bocca da sfamare, ai coniugi Price. Nonostante il gesto appaia così altruistico, non lo è affatto. Gli zii Beltrami, ma in particolar modo la spregevole e algida zia Norris, considerano Fanny alla stessa stregua di un'ospite molesta e di rango inferiore. La bambina è, quindi, isolata e lasciata in un angolino ad osservar scorrere la vita degli altri membri della famiglia. Nessuno degli adulti si pone mai il dubbio su cosa sia meglio per Fanny o se si stia commettendo uno sbaglio. Fanny, poi, è così accondiscendente, grata e silenziosa, da sopportare anche i soprusi con un innato stoicismo! Solo il cugino Edmund le è di conforto. La vita tranquilla a Mansfield Park viene movimentata qualche anno dopo dall'arrivo dei fratelli Crawford... Ammetto con molta onesta che questo romanzo non è sicuramente il mio preferito di Jane Austen e, per quanto mi piaccia come scrittrice, questo si è rivelato per me decisamente un mattoncino. Non so bene nemmeno io cosa non sia riuscito a conquistarmi completamente. La storia è bella, qui l'autrice affronta anche il tema impegnativo dell'accettazione e quello dell'incapacità degli adulti di essere responsabili delle proprie scelte, oltre alle tematiche che le sono care: la famiglia, l'apparenza, la vita sociale e le buone sistemazioni. Probabilmente mi ha messa in difficoltà il fatto che la narrazione risulti molto lenta e meno frizzante, rispetto agli altri romanzi. Tuttavia è un grande classico che rimane nell'Olimpo dei romanzi della lettura inglese e, innegabilmente, la narrazione dei sentimenti di Fanny è struggente e coinvolgente.

Non è all'altezza di "Orgoglio e Pregiudizio", ma è comunque un buon libro. Jane Austen è una grande scrittrice.

Che fatica!! Concluso per puro senso del dovere nei confronti della Austen. Ecco. Trovato un suo libro che non piace. Ho odiato i protagonisti. Colpevoli di essere e di comportarsi in maniera enormemente fastidiosa. Fanny Price è priva di carattere, debole, remissiva. Diciamocelo. Praticamente un soprammobile. Di quelli carini e delicati ma che non si notano e restano sullo sfondo. Edmund, il protagonista maschile, è fastidiosamente pieno di principi morali inutili. Quadrato, impettito. Assolutamente noioso. Appena salvabili i personaggi di contorno. Almeno hanno una personalità e un briciolo di brio. Peccato.