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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2013
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Quello che a Scuola non ti insegnano mai: la storia delle eccellenze italiane nel Medioevo. Da non perdere.
Eccellente lavoro di Marzo Magno su un argomento non molto conosciuto. L'importanza di Venezia nel 15° secolo nella diffusione della carta stampata. Sapevo qualcosa di Manuzio, ma assolutamente niente di tutto il resto. Certo che anche in questo campo la Chiesa romana ne ha fatti di danni: ha praticamente distrutto un'economia, quella editoriale, in cui Venezia faceva la parte del leone in tutta Europa. Scritto veramente bene, sembra quasi di leggere un romanzo. Complimenti.
Letto tutto d'un fiato. Un libro potente: narrazione accattivante, documentazione che non lascia spazio ad imprecisioni o sciatterie. E' così che va scritto un libro di divulgazione. Alessandro Marzo Magno assembla vari capitoli sull'origine veneziana dei libri, uno più accattivante dell'altro. Affascinante il racconto del Corano perduto: una manna per i filologi e per le loro speranze di ritrovamenti. Inorgogliente (da veneziano) il capitolo su Aldo Manuzio e la cultura della Serenissima a quel tempo. Un libro che mi ha coinvolto dalla prima pagina all'ultima (ringraziamenti compresi). (enrico cerni) "Aldo Manuzio è un genio assoluto, un innovatore, un rivoluzionario, un punto di svolta della storia. Avete presente il libro tascabile? L'ha inventato Manuzio. E il corsivo (che in inglese non a caso si chiama italic)? Opera di Manuzio. I best seller? Manuzio è stato il primo a stamparli. Insomma, Manuzio è il primo a concepire il libro come svago: INVENTA IL PIACERE DI LEGGERE".
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