Figli di un Bronx minore

Storie di degrado e disagio sociale raccontate da Peppe Lanzetta senza mezzi termini in un linguaggio nudo e sporco come la realtà in cui sono immersi i protagonisti di questo romanzo. Il libro è suddiviso in capitoli e ogni capitolo racconta la vita di persone diverse, accomunate dalla speranza di realizzazione di sogni lontani. Le storie che vengono raccontate sono di quelle che non si vorrebbero mai vivere, ma che esistono e non ci si può voltare dall'altra parte. Potrei scrivere che è un libro terribile per le terribili emozioni che ti suscita dentro, ma proprio per questo è un capolavoro.

Incredibile quante storie riesca a raccontare Lanzetta e a diversificarle nonostante abbiano quasi sempre in comune lo stesso filo conduttore (il disagio sociale). La scrittura di Lanzetta è cruda, senza censure, ti cala direttamente nella realtà che narra nelle sue storie, che spesso ti lasciano con l'amaro in bocca e con una sensazione di impotenza e mai indifferenza, nonostante la brevità di molti racconti questi ti colpiscono sempre per la loro intensità. Nonostante siano passati diversi anni dal periodo in cui queste storie vengono narrate restano sempre attuali.

Un libro con dei racconti "veri". Lanzetta è il narrastorie più coerente e lucido della Napoli odierna.