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Una scrittura amara ed intensa: quest'autrice mi piace moltissimo. La storia d'amore tra i protagonisti fa quasi da sfondo alla loro crescita personale e al corso degli eventi che determinerà il loro destino.
Non ci si riprende da libri così, non ci si riprende da storie come quella di Aurora e Giovanni, dal dolore, dalla separazione, dai lutti, dalla malattia, da un'Italia sbagliata e da una Storia capace di tradire anche gli amori più forti. Appena ho finito di leggere Gli anni al contrario mi sono chiesta come ho fatto a stare senza, finora? È un romanzo imperdibile.
Il libro scorre veloce ed è fluente, ma in effetti per raccontare in profondità quegli anni e certi sentimenti ci sarebbe voluto un approfondimento maggiore che probabilmente però avrebbe reso il romanzo pesante e noioso, per me sicuramente. Di fatto i personaggi non ne escono tratteggiati bene, Giovanni poi ha anche l'ulteriore aggravante di apparire ai miei occhi irritante, viziato, quasi meritevole della sorte che gli tocca. La scrittura resta l'unica cosa buona di questo libro, insieme sicuramente al coraggio e alla lucidità di aver raccontato una storia personale (se lo è).
Recensioni
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«Non abbiamo mai usato lo stesso dizionario. Parole uguali, significati diversi. Dicevamo famiglia: io pensavo a costruire e tu a circoscrivere; dicevamo politica: io ero entusiasta e tu diffidente. Io combattevo, tu ti rifugiavi. Se non ci fosse stata Mara ci saremmo persi subito, ma almeno non avremmo continuato a incolparci per le nostre solitudini. Quando penso agli anni trascorsi mi sembra che siano andati tutti al contrario».
Gli "anni al contrario" sono gli anni Settanta, anni in cui due ragazzi innamorati giocavano a fare i grandi senza mai diventare adulti.
Come scrive Roberto Saviano "È una storia che pone le sue radici in una Italia di battaglie inconcludenti, vittorie e sconfitte che dalla politica e dalla società si ripercuotono sui corpi delle persone." Un libro dall'impatto fortissimo che colpisce il lettore esattamente come è successo per il libro per ragazzi Bruno. Il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012), vincitore di molti premi, che Nadia Terranova ha scritto insieme all'illustratrice Ofra Amit e che descrive, con parole delicate eppure struggenti, la vita dello scrittore polacco di origine ebrea Bruno Shulz.
Con Gli anni al contrario Nadia Terranova esordisce nella narrativa per adulti, con una storia d'amore ambientata a Messina, che ha per protagonisti due giovani universitari, Aurora e Giovanni, che forse non riescono a reggere l'urto dei rivolgimenti sociali e culturali di quegli anni. Una scrittura evocativa e asciutta per un romanzo familiare che colpisce al cuore.
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