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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il ritrovamento di un cadavere in riva al lago di una giovane con una macchina da cucire legata alla caviglia, sconvolge, ma non più di tanto, la sonnacchiosa routine di un piccolo paesino del Texas orientale. L'autore, con il suo stile contraddistinto da una mescolanza di generi diversi, come western noir fantascienza giallo, ci accompagna in un viaggio on the road verso la capitale dei sogni di celluloide compiuto da tre giovami amici della defunta a cui si aggiunge la madre di uno di loro, in fuga da un compagno violento, tra varie peripezie e incontri sgradevoli (il mitologico Skunk, una vecchia megera rimasta sola) e più piacevoli (il Predicatore) i tre ragazzi abbandoneranno definitivamente la loro condizione di adolescenti per entrare nell'età adulta. Finale un po' troppo raffazzonato e inverosimile soprattutto per un leguleio come me (ecco perché tolgo la quarta stella). Lettura di evasione, da ombrellone.
Ancora una volta Lansdale mi ha rapita; ho letto questo libro in un weekend, la lettura è scorrevole e la trama fantastica.
Joe è sempre riconoscibile, qui c'è tutto il suo scibile, in una storia ambientata negli anni '30, dove ci fa sentire il suo Texas. La trama è semplice e la storia scorre bene, tuttavia si ha l'impressione di una certa fretta nel raccontare le vicende dei personaggi. Qualche pagina in più avrebbe diluito meglio molte parti. Resta una lettura piacevole e divertente.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il fiume nasconde e svela, copre con le sue acque le terre un tempo fertili e si spinge fin dove c'erano le alture. È buio e inquietante e le sue scure sponde boschive sembrano dare rifugio a "cose che escono solo la notte, feroci e affamate, e che ti portano via per svuotarti le ossa"...
Siamo negli anni Trenta, quelli della Great Depression.
Sulla riva del fiume Sue Ellen, sedicenne voce narrante, osserva suo padre, un alcolizzato violento che a volte allunga le mani nei posti bui, e lo zio Gene mentre stanno pescando. Anzi, mentre utilizzano metodi illegali per far fuori il maggior numero di pesci possibile. Improvvisamente riaffiora dalle acque, impigliato e pesante, un cadavere. È quello della graziosa Mary Lynn, la ragazza più bella della zona, convinta di avere un futuro da attrice del cinema e invece uccisa senza pietà, a sedici anni. Il suo omicidio non interessa a nessuno. È solo un fastidio per la polizia, è una notizia di scarso interesse persino per l'unico famigliare rimasto, il padre, dopo il suicidio della madre (in quelle stesse acque) e l'uccisione del fratello, un ladro e rapinatore di banche.
Sue Ellen e due suoi amici - Terry, un ragazzino con tendenze omosessuali e Jinx una ragazzina di colore chiacchierona e intraprendente -, gli unici che la ricordano con un po' di affetto ("non c'era nemmeno il cane di famiglia a sentire la sua mancanza"), decidono di portarla, almeno da morta, a Hollywood, il luogo in cui tutti erano convinti che sarebbe andata a far fortuna.
Organizzano per questo il dissotterramento del cadavere, la sua cremazione e un viaggio in zattera lungo il fiume Sabine al confine tra Texas e Louisiana, e poi verso la California. Ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo i soldi! Nessuno dei tre, ovviamente, ne possiede. Come superare questo problema? Viene loro in aiuto la stessa Mary Lynn, che nel suo diario ha nascosto la mappa del luogo in cui il fratello rapinatore ha sotterrato il suo cospicuo bottino. Bisogna trovarlo.
E se per scoprire l'omicida della povera Mary Lynn nessuno in paese si è mosso, l'odore dei soldi fa risvegliare tutti, e scuote anche il leggendario Skunk, assassino spietato che sembra vivere nel bosco e lungo l'acqua buia di Dove porta il fiume di James Dickey (Un tranquillo weekend di paura, per chi ama il cinema).
Crudezza e compassione, cronaca feroce e un umorismo tenuto a freno, ma che in molti punti torna a galla, quasi involontariamente, improvviso e crudele: questa è la scrittura di Lansdale, quella a cui ci siamo abituati negli anni. Il Texas lo conosciamo ormai bene anche grazie a lui. Così come abbiamo imparato molto dai suoi libri sull'America anni Trenta e su quel mondo, descritto magistralmente in queste pagine, che ha generato Huckleberry Finn e Tom Sawyer.
Non mancano mai nelle sue storie quegli elementi grandguignoleschi che lui stesso ama (ispirato dal Poe più orrorifico) e che in questo romanzo - e non è la prima volta - affianca ad accenni necrofili che sarebbero piaciuti agli scapigliati come Tarchetti.
Il cadavere della bella Mary Lynn, gonfio come un cuscino di piume e tumefatto, è protagonista come un personaggio vivente: ripescato nel fiume, sottratto all'acqua buia, gettato nel cassone di un furgone e poi compresso in una bara da quattro soldi e sepolto, viene riesumato e diventa cenere, ma resta lì, al centro della storia, nelle parole dell'amica Sue Ellen, nell'immaginario del lettore, mentre "quel vecchio serpente scuro di un fiume rimane praticamente sempre uguale, e scorre da un'estremità all'altra, fino al grande mare".
A cura di Wuz.it
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