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Una storia di Adamsberg sprecata. E i disegni sono troppo scuri e confusionari
Ottima la storia che è alla base del soggetto della graphic novel, quella di un anziano serial killer con la passione dell'astrologia e dell'occulto nella Parigi del 2000. Sarebbe anche da quattro stelle tuttavia i disegni molto sporchi e indistinti non mi sono piaciuti ed inoltre ho anche capito la vera identità del killer molto prima della conclusione. Di conseguenza le tre stelle sono anche un voto generoso.
La scelta della graphic novel, per la nuova indagine del commissario Adasmberg, ha qualche luce e molte ombre. L'opera, esalta i disegni di Baudoin (molto d'atmosfera) ma limita, a mio parere, la prosa della Vargas. Bello vedere le facce del commissario e di Danglard, così straordinariamente simili a come le avevo sempre immaginate. Carina la famiglia Braban, quattro figli, uno più strambo dell'altro, che aiutano il padre nella realizzazione della riproduzione della Fontana Dei Quattro Fiumi del Bernini.. ..materiale di costruzione? Tappi e lattine di birra! Ma d'altronde, i personaggi della regina del giallo, sono da sempre tanto bizzarri quanto affascinanti. Se l'inizio è promettente è il finale a deludere.. ..La storia tra Grégoire ed Estelle poteva avere uno sviluppo più ampio. ..La soluzione del caso è troppo "semplice". Niente errori, nessuna falsa pista. ..E dove sono finiti i colleghi del commissario? E il gatto di Danglard? E Camille??? Sparavo almeno in qualche accenno, invece di loro nessuna traccia. In conclusione. Assolutamente sconsigliato a chi si approccia adesso alla Vargas o la conosce ancora poco. Chi invece è, come me, un fan deve averlo in libreria, per originalità e perché abbiamo l'occasione di vedere i "nostri eroi" in "carne ed ossa". Un consiglio: compratelo in sconto! Se trovate un'offerta in libreria oppure in un negozio online.. ..i 17,00 € del prezzo di copertina sono decisamente troppi! Ma, ahimé, Einaudi ci ha abituato a queste esagerazioni.. ..
Recensioni
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Una graphic novel tutta in bianco nero per restituire volto e fattezze al commissario Adamsberg e al tenente Danglard. Un giallo urbano, ambientato nella periferia parigina, con due ragazzi sbandati protagonisti di un’avventura che, di pagina in pagina, si fa più intricata e pericolosa di quanto i due avessero potuto immaginare. Fred Vargas, autrice prolifica e di successo (ricordiamo fra i tanti suoi scritti Chi è morto alzi la mano e Parti in fretta e non tornare), in questa nuova prova si cimenta con il romanzo a fumetti grazie alla matita di Baudoin, un maestro dell’illustrazione. Tratti decisi ed essenziali, contrasti netti tra luci ed ombre, forme delineate con forza, la profondità delle tavole di Baudoin, disegnatore di culto, catturano le atmosfere dei misteri di Fred Vargas, arricchendo il testo con strisce animate.
Tutto ha inizio a Parigi, d’estate, alla fontana Saint-Michel. Grégoire Braban, diciannovenne con i roller sempre ai piedi, aspetta l’amico Vincent Ogier, venticinque anni e svariati precedenti penali. Insieme progettano uno scippo: hanno messo gli occhi su un signore anziano e, appena la vittima rientra in casa, dopo averlo pedinato, lo aggrediscono al buio e lo rapinano. Una volta aperta la borsa, però, Vincent capisce subito che c’è qualcosa di strano. Ne esce un mucchio di roba: libri malconci di astrologia, ossa di uccello, amuleti e materiali esoterici, ciocche di capelli, un coltello, una bottiglietta piena di sangue, un mazzo di tarocchi, tessere, tesserini e carte di credito intestate a diverse persone. E inoltre nella borsa rubata ritrova trentamila euro, una somma veramente cospicua, e una misteriosa scatoletta nera contenente pezzi di denti tritati. L’indomani mattina, quando Grégoire si reca a casa di Vincent, la situazione si complica: trova il cadavere dell’amico steso al suolo, nel suo appartamento, ed è a questo punto che entrano in scena Adamsberg e Danglard, responsabili di zona per le indagini.
Seguiamo così il peregrinare di Grégoire che cerca aiuto dal fratello «per bene», l’unico dei quattro che ha un lavoro normale, in banca, poi dall’altro fratello, Gauthier, il quale vorrebbe coltivare un terreno che è un mucchio di sassi in città. Anche il padre dei Braban è un uomo che vive di stenti ai margini della ville lumière, e ha un’idea fissa in testa: raccogliere cocci di bottiglia, tappi e lattine di birra per assemblare una riproduzione perfetta della fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. Ma ciò non gli impedisce di preoccuparsi lo stesso per la sorte dei suoi quattro ragazzi. Ricompare anche l’anziano, il vecchio astrologo che dopo esser stato derubato vuole vendicarsi dei due scippatori con l’aiuto della nipote Estelle, incaricata di incastrare Grégoire. Adamsberg, intanto, segue la pista dell’omicidio e, dalle caratteristiche dei quattro tagli rinvenuti sul corpo di Vincent, risale al «killer della roncola», meglio noto come «l’Ariete», autore di tre delitti in successione nella primavera appena trascorsa. Le quattro ferite sulla coscia del ragazzo assassinato fanno pensare proprio all’incisione del muso dell’animale armato di corna, come se si trattasse di un marchio lasciato dall’omicida. Grégoire si troverà così coinvolto in un gioco molto più grande di lui e, da quello che doveva essere un semplice furtarello, sortirà una burrasca di eventi capace di travolgere chiunque. Non il commissario Adamsberg, che con il suo passo lento e la sua faccia stralunata, dall’aria indolente, in realtà non scherza affatto.
L’incontro tra una “regina del giallo” europeo e il disegnatore Baudoin ci regala questa avventura straordinaria, capace di esaltare la singolarità dell’universo letterario, dello humour pungente e del capovolgimento di prospettiva tipici dei lavori di Fred Vargas.
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