Stella del mattino

Se si ha una piccola infarinatura di storia medio orientale (basta l'abc), non si può non gustare tutto d'un fiato questo libro, ricco di invenzioni e con la solita commistione di realtà e realtà possibile. Con piccoli squarci di poesia. Un moderno romanzo d'appendice, ma nel senso buono del termine. Quasi al livello del capostipite "Q".

Appassionante, sorprendente, per quanto consideri ogni autore del collettivo Wu Ming una garanzia non immaginavo che “Stella del mattino” (frutto della penna di Wu Ming 4) si sarebbe rivelato così entusiasmante e profondo. Le vite di quattro personaggi si intrecciano nell’Inghilterra degli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, immane conflitto che ha lasciato segni profondi nell’anima e nella mente di Lawrence d’Arabia, già leggenda dopo le imprese nel Vicino Oriente contro gli ottomani, e dei giovani John R.R.Tolkien, C.S.Lewis e Robert Graves, destinati a entrare nel gotha della letteratura. Dopo la traumatica esperienza bellica il ritorno alla normalità e al quotidiano sarà lento e difficoltoso, un percorso irto di dubbi, incubi e paure ma che allo stesso tempo si rivelerà fondamentale nella loro crescita umana ed esistenziale, nonché di enorme ispirazione dal punto di vista letterario e artistico. Romanzo meraviglioso, descrive superbamente la temperie culturale della Oxford e della Londra degli anni ’10 e ’20 e tratteggia in modo indimenticabile le affascinanti e sofisticate personalità di Lawrence, Tolkien, Lewis e Graves.

I Wu Ming (di qualsiasi numero) valgono sempre il prezzo del biglietto e anche se rimangono sottotono, sono sempre una spanna sopra gli altri.