Il giardino dei Finzi Contini

Uno dei racconti più raffinati che io abbia mai letto. Si gioca tutto a livello emotivo, con una delicatezza senza pari, eppure riesce a coinvolgere dalla prima all'ultima pagina. Per non parlare della meravigliosa descrizione di Ferrara. Certo, chi ritiene che una "storia d'amore" ben scritta possa essere quella delle "50 sfumature", non lo compri nemmeno.

Eppure se chiudo gli occhi, Micòl Finzi-Contini sta ancora là, affacciata al muro di cinta del suo giardino, che mi guarda e mi parla.[?]

Uno splendido romanzo. A mio parere una delle vette della letteratura italiana del 900. Una scrittura appassionante, avvolgente; la storia di un mondo che si disgrega lentamente fino al crollo finale; la ferocia del regime e della guerra e la follia razziale vissute a Ferrara, nella ricca, tranquilla e benpensante provincia italiana. E se avete visto e amato il film di De Sica non accontentatevi, anche perché, come spesso accade, il film semplifica e in qualche modo schematizza, in particolare lo snodo essenziale della storia, cioè il "tradimento" di Micol, che nel romanzo assume invece i contorni sfumati di una eventualità, di un elemento forse solo onirico. Da leggere.