Polvere

Troppo lungo, a tratti noioso, dispersivo. Si fatica a leggerlo, poteva sicuramente risparmiarsi 200 pagine, sarebbe stato molto più scorrevole e godibile. Molto lontano dagli standard dell'autrice.

Da parecchio non leggevo romanzi della PC, condizionato, confesso, dai giudizi altalenanti rispetto ai successi del primo periodo. “Polvere” in effetti presenta una PC diversa (e meno male…), più introspettiva, in cui vengono rappresentati, a volte solo tramite brevi passaggi, le ansie che affliggono la società statunitense del nuovo secolo: la paura per le stragi messe in atto da folli sempre meglio armati - troppo facilmente armati e troppo giovani - e per le gang sfrenatamente potenti, e per le forze di polizia interessate solo ai propri interessi privati, afflitte da un delirio di onnipotenza e l’un contro altra armate. Ecco quindi che anche solo per portare il proprio cane in giardino, la Scarpetta si arma, e Lucy si muove o su elicottero privato o a bordo di un Suv corazzato da fantascienza, così come fantascientifici sembrano scenari apocalittici in cui si muovono per l’aere mini-droni capaci di intrufolarsi ovunque, e invece sono già qua, tra noi. E la minaccia terroristica? Niente, solo un pretesto, ormai dimenticato. In questo contesto, il romanzo presenta poca azione, omicidi che pur brutali riescono a occupare solo una minima parte di un’ansia serpeggiante e crescente. Preoccupante. Una PC quindi, meno diretta e meno facile da leggere, ma brava nel rappresentare anche, spero, una critica, nel lanciare un allarme per le derive pericolose che stiamo vivendo.

Che brutto libro, lento e noioso...si fa fatica a finirlo. Me lo sono trovato per caso tra i libri del kindle e l'ho letto per curiosità dal momento che non conoscevo la Cornwell, ma se sono tutti così non credo che leggerò altro. Bocciata