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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2012
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Un romanzo breve, probabilmente troppo breve e quindi non esaustivo. La trama ha un suo valore ma è sviluppata con pennellate eccessivamente frettolose e, a tratti, scontate e gratuite. Lo stile, comunque, è apprezzabile, corretto, scorrevole (anche se le citazioni piemontesi non sempre sono state sufficientemente tradotte in italiano). La nota conclusiva dell'Autore lascia perplessi. Un es. Nel romanzo si narra del vescovo dell'epoca (diocesi di Alba) descritto non proprio in modo encomiabile, mentre nella nota finale si dice che nella realtà Alba in quegli anni di guerra ebbe un vescovo all'altezza della situazione. Siccome il romanzo cita luoghi e riferimenti temporali ben precisi, è difficile trarre conclusioni separate tra finzione e realtà. Se non ci fosse stata la nota finale, il lettore avrebbe potuto concludere frettolosamente impressioni fuorvianti. A mio avviso, il romanzo è piacevole e ha valore, ma ha anche molte lacune sociologiche, religiose, psicologiche. 40-50 pp. in più potevano spiegare meglio e valorizzare di più il testo narrativo, troppo conciso e concitato.
La rivalità tra 2 partigiani di Alba inizia con l'amore per la stessa donna, che sfortunatamente viene fatta prigioniera e uccisa. Prosegue con la sottrazione e sparizione del tesoro della 4° Armata, (con una dubbia e meschina partecipazione della Chiesa). nel postguerra i due protagonisti principali si affermano nel campo imprenditoriale dei vini. Ma gli avvenimenti precipitano con l'assassinio di uno dei due, coinvolgendo anche altri personaggi strettamente legati a loro. Scrittura chiara e piacevole (non per altro Cazzullo è un importante giornalista), Mi sono mancati nel libro approfondimenti psicologici e analisi dei comportamenti nelle varie situazioni delle persone coinvolte.
Un racconto breve, più che un romanzo. Dalle ottime premesse dato il posizionamento storico della Resistenza e del Piemonte come luogo di ambientazione. Ma tanto frettoloso nella narrazione, superficiale nella caratterizzazione dei personaggi. Leggendo il libro si ha la netta sensazione di essersi persi qualche pagona, qualhe riga. Invece no, mancano proprio.
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