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La messa dei villeggianti - Mario Soldati - copertina
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La messa dei villeggianti
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La messa dei villeggianti - Mario Soldati - copertina
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Descrizione


Pubblicati nel 1959, i racconti de "La messa dei villeggianti" compongono un ritratto sfaccettato della vita di provincia. Ambientate tra il lago d'Orta e il lago Maggiore, queste storie realizzano una grande varietà di psicologie umane. Da anni introvabile nelle librerie italiane, questo volume resta uno dei maggiori successi dello scrittore torinese, che in queste pagine ha riversato tutto il suo amore per i ritmi lenti della campagna e della villeggiatura, per i paesaggi brumosi del Piemonte, per il gusto del buon vivere.
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Dettagli

2007
Tascabile
11 settembre 2007
XL-224 p., Brossura
9788804571032

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Sabrina e Carlo
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Non capita tutti i giorni di leggere libri così belli che ti fanno riflettere. Una serie di strabilianti immagini in bianco e nero che raccontano com'era l'Italia (e come e' ancora adesso).

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Mauro
Recensioni: 5/5

Difficile capire come un libro così possa finire per anni fuori catalogo. Forse purtroppo è il triste destino di opere considerate ingiustamente minori e pubblicate da grandi case editrici (grandi per dimensione). La Messa dei villeggianti è un libro meraviglioso. Composto da trenta brevi racconti scritti tra 1954 ed il 1958, non è solo il ritratto di una Italia di provincia ormai purtroppo scomparsa, è molto di più. Sono piccoli frammenti dell'anima di uno scrittore, frammenti che Soldati è riuscito a catturare e trasporre sulla pagina scritta. Hanno la capacità di smuoverti da dentro i ricordi, anche di quelli che sembravano sepolti nella parte più profonda di noi stessi. E così leggendo pagina dopo pagina riaffora l'angosciosa bellezza della campagna toscana, l'affetto per la propria città, la delusione per un incontro con una donna che si era ingiustamente idealizzato, la dolorosa nostaglia della propria fanciullezza rivista attraverso i figli. Questi "corti autobiografici", pubblicati quasi tutti sul Corriere della Sera, hanno il pregio di comunicare emozioni piuttosto che raccondare delle storie. Il rimorso che ne deriva dalla lettura è duplice. Da un lato la consapevolezza che difficilmente incontrerò un libro così carico di sapori, sensazioni, emozioni. Dall'altro la loro inevitabile brevità (derivante dalla necessità di essere pubblicati su di un quotidiano nazionale). Un consiglio, non lasciatevelo sfuggire. Il timore purtroppo è che nel volgere di poco tempo la "Messa dei villeggianti" tornerà ad essere un libro di cui si attende la ristampa.

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Mario Soldati

1906, Torino

Scrittore e regista italiano, Mario Soldati, dopo avere insegnato negli Stati Uniti, torna in Italia nel 1931 e intraprende la carriera di scrittore e di sceneggiatore (collabora alla stesura delle commedie La tavola dei poveri, 1932, di A. Blasetti e Il signor Max, 1937, di M. Camerini). Dopo alcune coregie, debutta da solo dietro la mdp con Dora Nelson (1939), sofisticato esempio di cinema dei «telefoni bianchi». Il suo cinema è ricco dal punto di vista figurativo e si distingue da buona parte delle produzioni italiane del periodo per la ferma attenzione che il regista pone al paesaggio, da lui visto non come parte ma come sostanza del racconto: in questo senso due opere come Piccolo mondo antico (1941) e Malombra (1942) rappresentano le vette di quel cinema poetico e...

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