Essere John McEnroe

Ho 43 anni. A quei tempi il tennis era la mia vita. C'erano grandi tennisti... avevano il talento nel sangue... ognuno il proprio stile. Era l'intuito, l'innato istinto con cui respingevano quella pallina, come per proteggere il proprio "Regno", che li rendeva così potenti! E quando li osservavi in campo, allora, in realtà, spesso, dimenticavi quasi per chi facevi il tifo perchè ogni bella azione ti richiamava prepotentemente l'applauso! E la cosa commovente, era che anche il giocatore che ne aveva subito l'effetto, gridava comunque "bravo" e applaudiva l'avversario!IL tennis non era "potenza" nel senso puro, era strategia, effetto, intuito,astuzia. E di Borg, Connors, Lendel e del grande Mc Enroe,non se ne deve scrivere con troppa leggerezza!!!Sono stati i grandi artisti del tennis!

Pseudo-biografia di uno dei più grandi campioni del tennis mondiale scritta e tradotta con molta scostanza ed approssimazione. Qualsiasi argomento si voglia approfondire durante la lettura, la vita di McEnroe, l'alba delle mega-sponsorizzazioni degli sportivi, la storia del tennis degli anni 80/90 si resta decisamente delusi. Un libro quasi inutile...

Un tascabilino di 120 pagine scritto da un punto di osservazione tipicamente inglese. Per tre quarti è incentrato sulle finali di Wimbledon degli anni '80 e '81 e sul rapporto con Borg. Per il resto affronta qualche altro aspetto della vita di McEnroe in modo abbastanza estemporaneo. Nelle pagine finali non si capisce nemmeno in quali anni ci collochiamo esattamente. Insomma, non ci si deve aspettare una biografia, sia pure concisa, ma una serie di note molto "british" sul personaggio. Inoltre la sciagura di questa operina è la totale sciatteria della traduzione. Sembra che il traduttore (anzi la traduttrice, visto che si tratta di una donna) non solo non conosca i più consueti termini del tennis così come si usano abitualmente, né la più normale terminologia del marketing, ma nemmeno l'italiano corrente. Ricalcato pari pari sull'inglese, a un certo punto sbagliato anche nella sintassi, è un non-italiano davvero irritante da leggere. Il mio voto è una media arrotondata per eccesso tra contenuto (2 e mezzo) e traduzione (zero).