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" Niente di nuovo sul fronte occidentale", un capolavoro della letteratura del secolo scorso, é un romanzo-diario, ispirato dalla personale esperienza dell'Autore. Un libro che dovrebbe essere letto da tutti, e, suggerirei, prima di affrontare qualsiasi altro testo sulla Grande Guerra. Lo stile della scrittura è nitido, coinvolgente, con descrizioni veloci e precise sia di persone che di situazioni psicologiche individuali e interpersonali o di situazioni ambientali, incluse quelle belliche. Di grande impatto le pagine che comprendono la descrizione dell'uccisione del "nemico", il tipografo francese Gérard Duval. Libro bellissimo, giustamente considerato una delle migliori testimonianze sulla 1a Guerra Mondiale. Nessuna pagina é superflua e il racconto colpisce nel profondo il lettore, rendendolo partecipe dei sentimenti, delle sensazioni, dei moti d'animo del giovane soldato tedesco Paul Baumer, ex-studente di diciannove anni, arruolatosi con sei compagni, complice la pressione ambientale e, soprattutto, l'incoraggiamento di un insegnante. Presto, in un ambiente bellico devastante, pieno di insidie, di bombardamenti, di morti, di compagni che cadono, di feriti, di fuoco radente e continuo, di gas tossici, Paul e i suoi compagni si ritrovano in condizioni di spirito ben diverse e con poche speranze di portare a casa la pelle e, nel caso ci riuscissero, su cosa li aspetta nel mondo postbellico. L'insensatezza della guerra é illustrata con intelligenza e la realtà dettagliata senza mai scadere nella retorica. Remarque ha descritto con poche frasi anche la sindrome da straniamento di cui vengono a soffrire i soldati al ritorno: " Non mi trovo più bene qui; é un mondo estraneo. ", " Non so trovare la strada del ritorno, sono escluso .", " Non potremo mai più ritrovare il nostro equilibrio. ", " molti rimarranno disorientati per sempre;". Eccellente l'aggiornamento della traduzione da parte di Elena Broseghini. Assolutamente da leggere e meditare.
"Niente di nuovo sul fronte occidentale" è un capolavoro dello scrittore Remarque, anche perché ispirato ad una esperienza che egli stesso aveva provato in guerra. Il libro racconta di un giovane soldato tedesco di soli diciannove anni arruotolatosi nell'esercito insieme ad alcuni compagni dopo l'incoraggiamento del loro insegnante che li spronava a combattere per i valori della patria,del coraggio e della giustizia. Tuttavia presto, in un ambiente pieno di morti, di feriti,di bombardamenti, di gas tossici, Paul e i suoi amici si ritrovano senza speranze e persi, non sapendo più per cosa stanno combattendo, passando ogni giorno con la consapevolezza di poter morire. La vita diventa sopravvivenza, il cibo scarseggia, le trincee in cui stanno sono piene di morti e di topi, il fuoco spara sopra le loro tese e loro uccidono il nemico solo per non farsi uccidere. La crudeltà della prima guerra mondiale viene mostrata con grande bravura e l'orribile realtà viene raccontata dettagliatamente senza però mai annoiare il lettore, anzi, Remarque riesce a catturare sempre l'attenzione e ci fa emozionare, soffrire, addolorare, tremare insieme al protagonista e davanti agli avvenimenti che ai nostri occhi paiono disumani e ci fanno accapponare la pelle. Lo stile usato è molto veloce e coinvolgente, il romanzo è sicuramente una delle migliori testimonianze di guerra perché riesce a colpire e far riflettere il lettore senza mai risultare pesante e noioso.
Romanzo da leggere sia per la descrizione delle battaglie nella Grande Guerra (la descrizione dei feriti negli ospedali dovrebbe far riflettere molto...), ma anche sui sentimenti e gli stati d'animo di ragazzi appena diplomati che si trovano a combattare invece di avere una vita serena. Bellissima la descrizione dell'uccisione del "nemico", il tipografo francese. Per non dimenticare l'orrore delle guerre.
Recensioni
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Gli orrori del conflitto 1914-18, attraverso le vicende di un gruppo di studenti tedeschi. Un drammatico messaggio di pace, un'appassionata requisitoria contro le spaventose conseguenze della guerra. Pubblicato nel 1929, fu uno dei primi best-seller del Novecento.
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