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Caricature è probabilmente il libro ideale per addentrarsi nel mondo di Daniel Clowes, uno dei più geniali fumettisti contemporanei. Nove racconti che offrono una irresistibile carrellata di spietati, ma anche affettuosi, ritratti di personaggi mediocri, specchio di un'America che il suo sogno se lo è lasciato alle spalle da un pezzo. Dalle sue pagine giungono echi di Carver e Forrest Wallace. Il Clowes disegnatore non è da meno di quello sceneggiatore, con il suo segno netto (apparentabile a quello di Charles Burns), il suo equilibrio tra bianchi, neri e grigi retinati, degno dei grandi disegnatori classici, il suo gusto per la deformazione grottesca, che rende vivi i personaggi delle sue storie.
Recensioni
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Daniel Clowes è uno dei più acclamati autori internazionali del fumetto contemporaneo. La sua fortuna ha inizio nel 1989, quando la Fantagraphics Books gli commissiona un racconto a fumetti per il periodico a strisce "Eightball". Da allora la collaborazione non si è mai interrotta. Periodicamente le sue short stories vengono raccolte in volumi diventati culto: Come un guanto di velluto forgiato nel ferro (1993), Ghost world (1997), David Boring (2000), Ice heaven (2005), Wilson (2010). Clowes pone il lettore dinanzi alle angosce più profonde, mostrando quante vacue chiacchiere, quanti momenti inutili, quanti ragionamenti bislacchi costituiscano l'ossatura della vita umana. Il successo del libro ha aperto la strada alla pubblicazione in Italia di alcune delle sue precedenti raccolte. Coconino Press e Fandango Libri, felice diarchia dell'editoria a fumetto, hanno mandato alle stampe Caricature, una selezione di nove storie tratte da "Eightball", con l'eccezione di Eyeliner verde, che apparve su "Esquire". La raccolta si apre con l'incontro tra un caricaturista che sbarca il lunario in feste di paese e una bad girl di provincia. Come per il miglior Clowes (non a caso il racconto dà il titolo all'intera opera), si tratta di una satira amara su un uomo che descrive, con bizzarro distacco, l'incombente fallimento della propria vita. Il secondo segmento illustra lo stream of consciousness di Rodger Young, un ragazzino già nauseato dalla vita alla ricerca di un'avventura sessuale che lo uniformi. La mamma d'oro è invece una delle tre storie a colori proposte nel volume. Protagonista è Yerkes, uomo senza qualità alla ricerca di un passato che gli renda sopportabile il mediocre presente. Va detto che i personaggi di Clowes non vengono mai giudicati con impietosa severità dal suo autore, ma semplicemente "ascoltati" e "regalati" al lettore. È questo il caso del disadattato protagonista del quarto brano, anch'esso a colori. In Come un giunco, Joe, Rodger Young è di nuovo un adolescente passivo e rinunciatario, questa volta infatuato dell'amico bullo e ribelle. Nel sesto pezzo un bambino travestito da mostro passa la notte di Halloween bussando di casa in casa per giudicare il mondo protetto da una maschera. Clowes dilata i tempi di lettura, riempie la pagina di didascalie che arricchiscono il minimalismo del racconto mostrandoci le tante sfaccettature che si nascondono dietro un mondo di apparenze. L'ex bruttina del liceo Mona Beadle (protagonista della terza storia in quadricromia), affascinante ventitreenne in cerca di emozioni forti, anticipa le spregiudicate adolescenti di Ghost world, il fumetto diventato film (2001, regia di Terry Zwigoff, con Thora Birch, Scarlett Johansson e Steve Buscemi), candidato all'Oscar per la sceneggiatura dello stesso Clowes. Ginecologia è l'unico racconto suddiviso in tre parti distinte. La morbosità del soggetto è la medesima che ritroviamo nella raccolta Come un guanto di velluto forgiato nel ferro, cui fa evidentemente riferimento. Il racconto conclusivo, Black nylon, presenta un goffo supereroe in evidente crisi di identità: la maschera non incute timore nei criminali ma nasconde l'identità segreta dell'eroe, in quanto soggetto alienato, pericoloso per se stesso e gli altri, ormai incapace di distinguere tra la realtà e le proprie fantasie paranoiche. L'edizione, molto curata graficamente, e un'ottima traduzione riescono a restituire il senso di alienazione profuso dall'autore in ogni singola tavola. Nove storie minime e intense che lasciano sulla bocca dei lettori un sorriso amaro, come nei migliori racconti di Nabokov e Carver.
Emiliano Fasano
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