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Il vino buono sta nella botte piccola è un detto molto noto, e anche se nel libro che sto per presentare si parla di botto e non di botte, questo gran bel lavoro si può paragonare ad un piccolo e prezioso contenitore di nettare degli dei.
"Il botto dell’Epifania" è un’opera meravigliosa creata da tante persone, l’autore Giovanni Rattini, la casa Editrice Il Torchio, Michela Bettin, insegnante di tutti i bambini che con i loro disegni hanno arricchito questo originale racconto, e con i loro sguardi magnetici, hanno dato vita a roboanti botti nel cuore dell’autore stesso.
Forse qualcuno avrà già capito che ci troviamo in un ambiente esclusivo, in una scuola dedicata a bambini che hanno bisogno di uno specifico sostegno medico e che, insieme a genitori e insegnanti, frequentano il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova.
Giovanni, a causa di una disattenzione imperdonabile, si trova a dover partire immediatamente, ancora in pigiama e senza aver fatto colazione, per inseguire la Befana. Eh, sì. Inseguire la Befana. Ma è ben noto che le cose fatte troppo in fretta, sono spesso foriere di disavventure, incidenti e perché no, botti. Se poi nei paraggi ci troviamo anche quel furbone di Babbo Natale, anche lui mezzo addormentato e disattento, la frittata pare fatta.
Grandi e piccoli, lettori onnivori, spendetela questa mezz’ora per arricchirvi di buoni sentimenti, di pace, di gioia e speranza, che vi aiuteranno poi ad affrontare anche i botti che ognuno subisce inevitabilmente.
Leggete il “Il botto dell’Epifania” e regalate questo dono prezioso a chi amate, e lo ripeto ancora, ai piccoli ma anche ai grandi. Abbiamo bisogno di sentire e meditare le parole che Babbo Natale e la Befana ci regalano in questa grande storia.
Grazie a tutti coloro che ci hanno lavorato e un abbraccio grande ai bambini ed ai loro genitori.
Recensione di Claudio Della Pietà.
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