Le altissime torri. Come al-Qaeda giunse all'11 settembre

La peculiarità del saggio risiede nella completezza di prospettive e nell’ampiezza e scrupolosità dell’indagine condotta dall’autore. Wright non si focalizza solo su Bin Laden e al-Qaeda, ma parallelamente offre un interessante spaccato delle operazioni di intelligence e di polizia statunitensi. La figura di John O’Neill, per anni agente speciale dell’FBI, ma che sembra uscito da un film o romanzo poliziesco, è il filo conduttore di una ricerca che porta l’autore a svelare le incomprensioni, i litigi, le piccole vendette e, soprattutto, l’occultamento di informazioni da parte della CIA nei confronti dell’FBI, elementi che hanno giocato un ruolo decisivo nella mancata prevenzione degli attentati. La bravura di Wright sta nel raccontare una serie di vicende così complesse e intricate in una forma quasi romanzata, introducendo avventure e aneddoti dei protagonisti che alleggeriscono significativamente la lettura. A tale stile di scrittura si aggiunge una struttura che, nonostante possa sembrare inizialmente poco chiara, si rivela invece adatta a dipanare l’ingarbugliata matassa di eventi e personaggi. L’autore deve compiere un largo giro prima di arrivare al nocciolo della questione, pertanto si prende il tempo necessario ad introdurre tutti gli attori. Una struttura che ricorda in qualche modo i romanzi di Wilkie Collins, dove il lettore, attraverso i diversi punti di vista dei personaggi, viene guidato a costruirsi il quadro completo della questione, senza tralasciare nessun dettaglio.

Sviante, decisamente et sia pur vivacemente. Cur, o Adelphi?

Comprato in due differenti edizioni. Molto completo.