E l'uomo incontrò il cane

Grande classico della divulgazione scientifica del XX secolo. C'è qualche errore di valutazione da parte di Konrad Lorenz che comunque riconobbe successivamente, ma che allora era difficile capire senza l'ausilio della genetica che abbiamo oggi. Bello.

“E l’uomo incontrò il cane” è un libro dell’austriaco Konrad Lorenz, famoso etologo e padre di questa scienza, pubblicato nel 1950 edito Adelphi. In questo saggio Lorenz approfondisce in modo dettagliato l’argomento del comportamento canino che aveva già anticipato nel libro “L’Anello di Re Salomone”. L’etologo inizia il libro immaginando come fosse avvenuto il primo incontro tra l’uomo e il cane, creando un legame che sarebbe durato per millenni. Nel corso dell’opera, Lorenz esprime le sue osservazioni ed esperienze riguardo ai cani con cui ha convissuto nel tempo arrivando a dire che alcune volte i padroni danno una interpretazione sbagliata su certi comportamenti canini. Grazie ai suoi esperimenti è riuscito a provare che i cani hanno coscienza e sentimenti. Ho parlato a grandi linee di cosa tratta questo saggio ma è molto più corposo negli argomenti. Non ho mai avuto come animale domestico un cane, ma credo che questo libro possa essere utile a chi li ha o deciderà in futuro di averne ovviamente è sempre un’opera scritta negli anni ‘50 quindi può essere che alcune cose con i recenti studi siano state sfatate. La scrittura è scorrevole e il linguaggio è divulgativo non presentando tanti termini scientifici. A me è piaciuto poiché dopo aver letto il libro “L’Anello di Re Salomone” ho voluto approfondire l’argomento e conoscere un po’ di più gli amici amici a quattro zampe che ormai fanno parte della nostra vita direttamente o indirettamente. Una frase che mi ha fatto pensare è stata che il cane ama più il padrone di quanto quest’ultimo possa mai fare, ed è vero. Il cane non si sognerebbe mai di abbandonare il proprio padrone ma quest’ultimo invece potrebbe. Se non potete più tenere il vostro animale domestico per favore non abbandonatelo, trovategli una nuova sistemazione da altre persone o in qualche rifugio, ma non fategli questo.

La teoria di Lorenz è superata dagli studi successivi che lui, per questione di mezzi, non poteva condurre. Il cane non deriva dallo sciacallo, è comprovato. Ma, pur essendo superato, il libro fornisce gustosi aneddoti della vita di un uomo col suo cane, e anche qualche utile indicazione comportamentale. Non imperdibile, ma piacevole nella lettura.