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L'amministrazione della giustizia penale nella Repubblica fiorentina. Aspetti e problemi
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1988
1 luglio 1988
Libro tecnico professionale
VI-126 p.
9788822235701

Voce della critica


scheda di Tarpino, A., L'Indice 1988, n.10

Le strutture sociali e istituzionali dell'amministrazione della giustizia a Firenze tra la fine del XIV e l'inizio del XVI secolo sono al centro di questo studio di Andrea Zorzi: uno dei temi meno esplorati dalla pur vivace storiografia sulla società fiorentina. II lavoro si propone di riconsiderare dall'interno in forma più articolata e cronologicamente fondata il paradigma che contrappone a un'immagine trecentesca del sistema giudiziario "mossa articolata e sostanzialmente garantista" un'immagine quattrocentesca "più statica, lineare e autoritaria". L'indagine si focalizza su quei cruciali decenni tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento in cui si situano l'espansione territoriale e il consolidamento dello Stato regionale, la crisi delle strutture corporative del regime e la progressiva chiusura oligarchica del ceto dirigente; fenomeni che risultarono decisivi per la trasformazione dell'apparato giudiziario. Al precisarsi di questi processi corrisposero infatti anche più nitidi principi di politica del diritto: secondo gli Statuti promulgati nel 1415 il diritto metropolitano doveva programmaticamente trovare applicazione uniforme in tutta l'area sottoposta all'egemonia di Firenze. Attraverso questi strumenti legislativi - la cui operatività si rivelò spesso teorica - pur tuttavia la centralità di Firenze andò rafforzandosi, investendo principalmente le delicate materie attinenti alla sovranità e alla sicurezza dello Stato: difesa, ordine pubblico e fisco.

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