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Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi. Copia autografata su ex libris - Alessandra Selmi - copertina
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Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi. Copia autografata su ex libris
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Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi. Copia autografata su ex libris - Alessandra Selmi - copertina
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Descrizione

Questo libro è arricchito dalla presenza della firma dell'autore apposta su un'etichetta ex libris


È solo un triangolo di terra delimitato dal fiume Adda, lo si può abbracciare con uno sguardo. Ma, nel 1877, agli occhi di Cristoforo Crespi rappresenta il futuro. Lui, figlio di un tengitt, di un tintore, lì farà sorgere un cotonificio all'avanguardia e, soprattutto, un villaggio per gli operai come mai si è visto in Italia, con la sua chiesa, la sua scuola, case accoglienti con giardino. Si giocherà tutto quello che ha, Cristoforo, per realizzare quel sogno. I soldi, la reputazione e anche il rapporto col fratello Benigno, ammaliato dalle sirene della nobiltà di Milano e dal prestigio di possedere un giornale. Per Cristoforo, invece, ciò che conta è produrre qualcosa di concreto e cambiare in meglio la vita dei suoi operai. E la vita della giovane Emilia cambia il giorno in cui si trasferisce nel nuovo villaggio. Figlia di uno dei più fedeli operai dei Crespi, e con una madre tormentata da cupe premonizioni del futuro, Emilia è spettatrice della creazione di un mondo autosufficiente al di qua del fiume, e la sua esistenza, nel corso degli anni, si legherà ineluttabilmente a quella degli altri abitanti di Crespi d'Adda. Come la famiglia Malberti, l'anima nera del villaggio, o gli Agazzi, idealisti e ribelli. Con loro, Emilia vive i piccoli e grandi stravolgimenti di quel microcosmo e affronta le tempeste della Storia: i moti per il pane del 1898, la prima guerra mondiale, le sollevazioni operaie… Tuttavia il destino farà incrociare la sua strada anche con quella di Silvio Crespi, erede dell'azienda e della visione del padre Cristoforo. Nonostante l'abisso sociale che li divide, tra i due s'instaura un rapporto speciale che resisterà nel tempo, e sarà Emilia il sostegno di Silvio nel momento in cui i Crespi – forse diventati troppo ricchi, troppo orgogliosi, troppo arroganti – rischieranno di perdere tutto. Fino all'avvento del fascismo, quando il villaggio Crespi, come il resto del Paese, non sarà più lo stesso.

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Dettagli

5
2022
2 novembre 2022
496 p., ill. , Brossura
2000000045719

Valutazioni e recensioni

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Daniela
Recensioni: 5/5
Coinvolgente

La lettura di questo libro mi ha catapultata nel mondo di Crespi d'Adda: mi sembrava di trovarmi sulla riva del canale con Emilia, Silvio e quel bullo del Malberti, o con Carlo Vitali un attimo prima della tragedia, ho sentito lo strazio interiore Fredo, e la determinazione e la forza dell'Agazzi... Questo mondo è stato animato dalla splendida scrittura di Alessandra Selmi, ma prima ancora è stato reso possibile dal sogno di Cristoforo Crespi: è ricordato più volte che si tratta "solo" di un triangolo di ottantacinque ettari, ma in quello straccio di terra si è concentrato un mondo, dal 1877 fino all'avvento del fascismo. Una vicenda che appassiona, coinvolge ed emoziona, e che bisogna assolutamente conoscere.

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ANDRICCI
Recensioni: 5/5
Saga familiare storica

La sagra della famiglia Crespi, quali fondatori del villaggio Crespi d’Adda, è raccontata sia dal punto di vista dei “padroni” che da quello degli operai, dove, grazie alle vicende di Emilia e Silvio, le storie familiari si intrecciano e gli anni passano veloci: dal 1878 (anno della sua fondazione) al 1930, anni attraversati dalla Prima guerra mondiale che travolgerà la vita di tante persone cambiando radicalmente la vita di chi c’era prima della guerra. Penso che sia un libro importante che permette di conoscere la vita di un industriale che ha segnato fortemente la storia dell'industria del ns Paese e che allo stesso tempo pone anche tanti quesiti al lettore e molte riflessioni sul mondo del lavoro e anche sulla filosofia di Crespi. C’è un passaggio del libro che mi ha scioccato … quando il padre dice alla figlia che sta giocando: ormai sei grande, da domani andrai a lavorare; quanti anni ha la bambina? 9 anni!!! Ed il padre le dice che deve ritenersi fortunata perché ha avuto la fortuna di essere andata a scuola due in più di tanti altri. Che tipo di lavoro? Lavandaia al fiume … stando chinata al fiume a pulire a mano i panni dei ricchi! Le generazioni di oggi danno per scontato andare a scuola e (troppo spesso) buttano via quegli anni senza aver imparato nulla, non ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati a vivere nel terzo millennio, e stiamo parlando del 1878 non di mille anni fa, meno di 100 anni prima della mia nascita. La prossima primavera vorrei andare a visitare il paese Crespi d’Adda che sta qui vicino, in provincia di Bergamo, e sono sicuro che guardandolo mi verrà a pensare alla vita della gente narrata nel libro. La prima volta che ne avevo sentito parlare è quando vi ambientarono nel 2021 una puntata di MasterChef Italia. Del libro mi è piaciuto tutto: trama, scrittura, giusta calibratura tra descrizioni e narrazione, scelta dell'argomento. Complimenti all'autrice Ricordo che il Villaggio operaio di Crespi è anche patrimonio UNESCO!

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Lele
Recensioni: 4/5

Romanzo basato sulla storia della famiglia Crespi dal 1877 al 1930 e sul cotonificio con annesso villaggio operaio costruito da Cristoforo Crespi, migliorato da suo figlio Silvio e proclamato patrimonio dell’umanità nel 1995. Alessandra Selmi scrive in modo scorrevole e avvincente e delinea in modo assolutamente convincente la psicologia dei molti e diversi personaggi che animano questa vicenda umana e industriale piuttosto insolita in Italia. E’ un libro che si beve.

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Conosci l'autore

Alessandra Selmi

1977, Monza

Alessandra Selmi è una scrittrice ed editor italiana. Ha collaborato come editor con diverse case editrici, e` titolare dell’agenzia letteraria Lorem Ipsum, dove si occupa di scouting ed editing, insegna Scrittura editoriale nell’ambito dei master dell’Universita` Cattolica di Milano. Dalla sua esperienza sono nati i libri E così vuoi lavorare nell’editoria. I dolori di un giovane editor (Editrice Bibliografica, 2014) e Come pubblicare un giallo senza ammazzare l'editore (Editrice Bibliografica 2016). La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon è il suo primo romanzo, edito da Baldini e Castoldi nel 2015, cui sono seguiti Le origini del potere. La saga di Giulio II, il papa guerriero (2020) e Al di qua del fiume. Il sogno della famiglia Crespi (2022)...

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