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Se avete meno di vent'anni leggete questo libro perchè capirete di non essere soli. Se ne avete più di venti leggete questo libro per non dimenticare. Se poi ne avete più di trenta leggetelo perchè quando i vostri figli raggiungeranno la critica età dell'adolescenza non farete spallucce di fronte alle loro crisi e non direte:"non sei nè carne nè pesce". Odiosa descrizione che di quegli anni fanno spesso gli adulti e che l'autrice,la19enne Michela, Silla rinfaccia a tutti coloro che si sono dimenticati quanto amaro sia il cammino verso l'età adulta. Nel libro c'è l'orgoglio e la soddisfazione di chi ce l'ha fatta ed è approdato all'altra sponda del fiume. C'è la poesia di chi comunque, crescendo, ha scientemente deciso di non dimenticare quale ricchezza sia l'essere bambini. Ci sono le più elementari e per questo autentiche critiche al mondo degli adulti(quelle che fanno vergognare davvero). Un serio libro di analisi psicologica sull'età evolutiva? Niente affatto! Un'ottantina di pagine da leggere tutto d'un fiato, in cui riconoscersi senza compiangersi. Leggetelo con un angolo della bocca sollevato in un sorriso ironico e capirete lo spirito con cui Michela Silla lo ha scritto. Perchè questa è la sua grande capacità:uno sguardo analitico sulla sua adolescenza appena trascorsa con un'auto ironia degna delle penne più smaliziate. C'è il coraggio di affrontare la vita a piccoli passi della Momo di Jostein Gaarder e gli improvvisi sbalzi di ritmo che spiazzano e intrigano di Daniel Pennac.Michela Silla non segue uno stile preciso, ma questa è la ricchezza di tanti giovani scrittori: esiste davvero una linea da seguire o si può scrivere semplicemente esprimendo se stessi?
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