Singspiel in tre atti di Wolfang Amadeus Mozart, su libretto di Gottlieb Stephanie il giovane.
Personaggi
Selim, pascià (recitante)
Costanza, amante di Belmonte (soprano)
Bionda, cameriera di Costanza (soprano)
Belmonte (tenore)
Pedrillo, servitore di Belmonte e guardiano dei giardini (tenore)
Osmino, guardinao della villa del pascià (basso)
Klaas, marinaio (recitante)
Coro (Giannizzeri)
Atto I
Davanti al palazzo di Selim pascià. Il nobile spagnolo Belmonte, in cerca dell'amata Costanza, che con la cameriera Bionda e il servo Pedrillo è stata rapita dai pirati, è giunto davanti al palazzo di Selim. Chiede subito informazioni a un turco intento a cogliere fichi, e che altri non è che Osmino, custode dell'harem di Selim. Osmino risponde a stento alle domande di Belmonte. Innamorato di Bionda, salta su tutte le furie alla vista di Pedrillo che sa più fortunato di lui. Uscito Osmino, il ritrovato Pedrillo dà a Belmonte tutte le notizie richieste e soprattutto lo rassicura: Costanza non ha ceduto a Selim. Poi Belmonte si nasconde: sta infatti giungendo Selim insieme a Costanza, salutato da un coro di giannizzeri. Il pascià si rivolge a Costanza, lagnandosi che ella non ricambi il suo amore. COstanza gli parla del suo Belmonte. Uscita Costanza, si fa avanti Pedrillo presentando al pascià Belmonte come un famoso architetto, e Selim lo assume subito. Così, a dispetto di Osmino, Belmonte entra nel palazzo.
Atto II
In un giardino, Bionda litiga con Osmino che l'ha corteggiata con troppo ardore e protesta di non essere una schiava da harem. Arriva Costanza, così malinconica che Bionda riesce a stento a rincuorarla. Costanza rimane sola con Selim, che ammira la sua virtù ma infuriato le impone di scegliere l'indomani tra lui e la morte. Costanza canta la sua fedeltà all'amato. Usciro Selim, arriva Pedrillo con la notizia che Belmonte è nel palazzo e sta apprestando la fuga. Segue una scena in cui Pedrillo riesce a far bere a Osmino del vino drogato addormentando così lo stizzoso custode. Le due coppie studiano il piano di fuga.
Atto III
Di notte, in uno spiazzo davanti all'harem. Belmonte e Pedrillo giungono con una scala e Pedrillo dà il segnale della fuga. Ma Osmino si è svegliato e con l'aiuto delle guardie li cattura tutti e quattro. Si scopre che Belmonte è figlio del peggior nemico di Selim e i fuggitivi abbandonano ogni speranza. Ma Selim è uomo magnanimo e lo dimostra lasciandoli liberi, con gioia di tutti, eccetto ovviamente dello stolido Osmino. Racconti dunque Belmonte a suo padre come Selim perdoni, e se ne vada con la sua Costanza sulla nave che verrà messa a loro disposizione.
(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)
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