Opera in due atti di Wolfang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder.
Personaggi
Sarastro, Gran sacerdote del Regno della Saggezza (basso)
Tamino, giovane principe (tenore)
Pamina, giovane amata da Tamino (soprano)
La Regina della Notte, madre di Pamina (soprano)
Papageno, uccellatore (basso)
Papagena (soprano)
Monostato, moro, carceriere di Pamina e servo di Sarastro (tenore)
Prima dama (soprano)
Seconda dama (soprano)
Terza dama (soprano)
Tre genietti (soprani)
L'oratore degli iniziati (basso)
Atto I (Scena I)
In una foresta il principe Tamino si trova solo, smarrito e inerme. Inseguito da un enorme serpente, cade sfinito, ma lo salvano tre Damigelle della Regina della Notte. Sparite le damigelle, entre in scena l'uccellatore Papageno, vestito di piume. Sveglia Tamino e si spaccia per il suo salvatore, ma le tre damigelle, di ritorno, lo puniscono mettendogli un lucchetto alla bocca. Esse mostrano a Tamino il ritratto di Pamina. Nel cielo stellato, con un fragore di tuono, compare Astrifiammante, Regina della Notte e madre di Pamina. Ella spiega a Tamino che la figlia le è stata rapita dal mago Sarastro e gli chiede di liberarla promettendogliela in sposa. Le damigelle spiegano, una volta scomparsa la Regina, che Sarastro è sacerdote di Iside, e danno a Tamino un flauto magico. Compagno gli sarà Papageno, che viene liberato del lucchetto e fornito di un magico carillon.
Atto I (Scena II)
Nel palazzo di Sarastato il moro Monostato, che insidiava Pamina, è interrotto dall'arrivo di Papageno, il cui strano aspetto lo fa fuggire. Papageno annuncia a PAmina l'arrivo del suo liberatore.
Atto I (Scena III)
Tamino intanto è giunto, guidato da tre Geni, davanti al tempio di Iside. Due delle porte del tempio sono chiuse (Ragione e Natura), ma la terza, quella della Sapienza, si apre. Un sacerdote spiega a Tamino che Sarastro, lungi dall'essere uno stregone, è un benefattore del genere umano. Incredulo, Tamino suona il flauto e gli risponde un carillon; ma si mette alla sua ricerca nella direzione sbagliata. Intanto giungono Pamina e Papagena inseguiti da Monostato e altri servi. Papageno, col carillon, gli costringe però a ballare senza posa. È giunto intanto Sarastro e Pamina gli chiede perdono, il che egli volentieri le concede, spiegandole però che non può lasciarla in mano a sua madre, che le farebbe del male. Arriva Monostato che ha preso Tamino. Sarastro ordina che il servo sia punito per aver insidiato Pamina e fa condurre Pamina e Tamino nel Tempio delle Prove, per iniziare la loro preparazione alla felicità.
Atto II (Scena I)
Sarastro, in un boschetto, chiede ai sacerdoti di Iside di accogliere Tamino, destinato a sposare Pamina, tra gli iniziati, e invoca poi Iside e Osiride.
Atto II (Scena II)
Nel pronao del tempio Tamino e Papageno si sottopongono alla prima prova: mantenere il silenzio qualunque cosa accada. Vani sono i tentativi di Astrifiammante e delle damigelle per convincerli a parlare: la prova è superata.
Atto II (Scena III)
In un giardino sotto la luna, dorme Pamina. Monostato, che cerca di baciarla, è scacciato dalla Regina della Notte che sveglia Pamina, le dà un pugnale e la nivita a uccidere Sarastro. Ma arriva a Sarastro, e spiega a Pamina che non la vendetta ma l'amore porta la felicità.
Atto II (Scena IV)
Nel tempio Tamino e Papageno vengono invitati dai sacerdoti a rimanere ancora in silenzio. Ma Papageno si mette a discorrere con una vecchia, che si trasforma in una bella Papagena, ma che scompare appena Papageno fa per abbracciarla. Pamina, sopraggiunta, vedendo che Tamino non le parla pensa che non l'ami più.
Atto II (Scena V)
Ai piedi della Grande Piramide, Sarastro esorta i due giovani a pazientare. Papageno giura di essere fedele all'imperiosa Papagena, ma i sacerdoti lo scacciano.
Atto II (Scena VI)
In un giardino Pamina disperata tenta di uccidersi, ma è salvata e rassicurata dai tre Geni.
Atto II (Scena VII)
Tamino sta davanti al Cancello del Terrore, il cui accesso è impedito da alte fiamme e da una cascata. Pamina, che l'ha seguito, gli suggerisce di suonare il flauto magico. La prova viene superata.
Atto II (Scena VIII)
In un giardino, Papageno vuole morire perché Papagena gli è stata tolta. I tre Geni gli consigliano di suonare il carillon e Papagena riappare, per la felicità di ambedue.
Atto II (Scena IX)
In mezzo a rupi Monostato, la Regina della Notte e le sue damigelle sono in cammino per attaccare il castello di Sarastro, ma un terrremoto li inghiotte
Atto II (Scena X)
Nel Tempio del Sole Sarastro siede in trono e davanti a lui sono Tamino e Pamina, accolti nella confraternita di coloro che amano bellezza e sapienza.
(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)
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