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Amo il punto di vista dell'autore, ogni libro che leggo è come se mi trovassi a guardare il mondo con i suoi occhi. Una sensibilità eccezionale, ogni racconto esprime una profondità rara. Questo libro vuole essere una sensibilizzazione di temi importanti riguardo l'impossibilità di comunicare tra generazioni differenti. Vuole anche sottolineare i muri degli adulti e di quanto essi siano un problema per la società. Di quanto l'indifferenza sia distruttiva. Grazie, attraverso ogni libro mi ritrovo a contatto con il mio mondo interiore, come se ogni libro fosse lo specchio del profondo.
Un saggio abbastanza inutile e superficiale, si snoda senza una struttura ben definita, sull'onda dei ricordi e delle suggestioni dell'autore. Mi aspettavo una trattazione più "tecnica" o più appassionante sul tema. Che poi, qual è il vero tema di questo libro? L'educazione? La scuola? Il rapporto genitori-figli? Il mondo degli anziani? Troppi spunti di riflessioni buttati giù sulla base di luoghi comuni, a mio parere.
OTTIMO LIBRO, SCORREVOLE, CHE TRATTA TEMI COMPLESSI CON UNA SEMPLICITA' ELEVATA. LO CONSIGLIO A TUTTI I GENOTORI.
Recensioni
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Chi ha rubato i sogni dei ragazzi? Siamo ancora capaci di rabbia, di indignazione? Siamo capaci di dire di noi e del nostro dolore? Qualcuno sa dire a un ragazzo, tra infinite parole, le parole che contano? E che cos'è per un adolescente il diritto di essere visto? Che cosa vuol dire «giocare da soli», invece che nella strada con gli altri? è proprio vero che se hai un papà ricco sei a posto? Ed è giusto che il lavoro, per un giovane, sia cosí tanto flessibile? La frustrazione è solo negativa, e le regole sono solo autoritarie, o sono due cose che possono aiutare a crescere? E il bullismo di chi distrugge una scuola è la stessa cosa dei writers che vogliono colorare con lo spray le nostre città grigie, o no?Queste e molte altre sono le domande che Crepet non si limita a raccogliere, in una serata a Novi Ligure, o in una scuola del Lazio o in un'isola al largo della Sicilia, ma cui offre già embrioni di una risposta. Che resta affidata a chi, tra giovani e adulti, saprà riscoprire la verità piú semplice: forse non sarà il benessere che potrà sconfiggere l'indifferenza, ma sarà - oltre a una seria volontà di rispondere alle esigenze vere della vita dei giovani - la capacità di un semplice gesto, di scoprire e vivere insieme un'emozione, una storia, pelle a pelle, gomito a gomito. Cominciando, quando serve, anche dall'indignazione.
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