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Per alcuni anni sono stata affascinata dai videogiochi, fino a quando non li ho messi da parte. Non avevo il tempo per tutto, e i videogiochi sono rimasti indietro. Ma a volte la vita fa svolte impreviste, che in questo caso si chiama Yuzuru Hanyu. Nel 2022 ha interpretato un programma sulle musiche di Final Fantasy X. Per Hanyu un programma di pattinaggio non è solo una successione di elementi tecnici, salti, trottole, passi, ma una storia da narrare. E così ho letto qualcosa su Final Fantasy X, per capire meglio. Quel programma, A Fleeting Dream, è entrato anche nel suo show successivo, Gift, disponibile su Disney+. Poi ha realizzato Re_Pray. Uno show sull’etica dei videogiochi? Lui ama i videogiochi, ma cosa c’era da dire? E poi l’ho scoperto. Due programmi nuovi, Dark Messanger, da Final Fantasy IX, uno con musiche da Lufia II, e poi A Fleeting Dream in due interpretazioni lievemente diverse, perché qualcosa cambia fra il primo e il secondo tempo. E cambia perché c’è un altro programma nuovo, Megalovania, da Undertale, e alla fine del primo tempo l’interprete, Hanyu, non riesce a salvare la partita che ha appena concluso. Perciò nel secondo tempo ri-gioca, solo che invece di seguire la via genocida segue la via pacifista. Il gioco precedente non è stato salvato, e lui ricomincia da capo. E segue un percorso diverso. Non mi aspettavo che uno show di pattinaggio ponesse quesiti filosofici, e che nel farlo attingesse a piene mani dal mondo dei videogiochi. E non mi aspettavo di ritrovarmi a leggere libri sui videogiochi. Quello di Fantoni è il più colloquiale dei tre che ho letto fino a questo momento. Mi ha riportata ai cabinati, al Commodore 64, a qualcosa che fa parte di me più di quanto sospettassi. Vivere mille vite è la ricostruzione di un mondo, un viaggio nella memoria, e il racconto del cambiamento di un medium che è molto più ricco di quel che immaginavo. E, parallelamente, delle vite che si sono intrecciate alla storia del medium. Una piacevole lettura.
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