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Dettagli

2019
13 giugno 2019
261 p., Brossura
9788845933950

Descrizione

«Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, passo alcune ore davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa più paura di qualsiasi altra cosa: la morte di un figlio per i suoi genitori, quella di una giovane madre per i suoi figli e suo marito. La vita ha fatto di me il testimone di queste due sciagure, l'una dopo l'altra, e mi ha incaricato - o almeno io ho capito così - di raccontarle...». Il caso ha infatti voluto che Emmanuel Carrère fosse in vacanza nello Sri Lanka quando lo tsunami ha devastato le coste del Pacifico, e che si trovasse ad accompagnare una giovane coppia di connazionali lungo le penosissime incombenze pratiche necessarie per ritrovare il corpo della figlia di quattro anni; e che, pochi mesi dopo, gli accadesse di seguire un'altra vicenda dolorosa, quella che porterà alla morte per cancro la sorella della sua compagna. C'è un solo modo per ricevere il dolore degli altri: farlo diventare il proprio dolore. Questo è il compito che si assume Carrère, riuscendo a scrivere, senza mai cadere nell'enfasi, ma mettendo a fuoco con la precisione ossessiva di un reporter ogni minimo particolare, uno dei suoi libri più «scandalosi» - e proprio per questo più amati dai lettori.

Valutazioni e recensioni

4,4/5
Recensioni: 4/5
(28)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Carrere ha una scrittura semplice ma al tempo stesso potente e intensa. Riesce a commuovere senza essere affettato o ruffiano ma solo usando le giuste parole che ti colpiscono come dardi. E' un grande scrittore che lavora molto ai suoi libri, e in questo testo racconta anche alcuni aspetti del suo processo creativo.

Recensioni: 5/5

Non conoscevo Carrère, è stato una piacevole scoperta! Il libro è un'odissea nel dolore che può colpire ognuno di noi, consigliato

Recensioni: 5/5

un'antologia del dolore. Carrere in queste pagine ha descritto il dolore puro per questo secondo me è un libro molto forte, che non mi sentirei di consigliare a tutti. alcune parti riflessive sono molto belle, ma tuttavia mi ha annoiato parecchio la parte sul sistema giudiziario francese.

Recensioni: 5/5

Con tutte le disgrazie che ci sono nella vita, avere la pretesa di descrivere in bello stile le sofferenze di altri non farà piacere alla maggior parte, purtroppo, dei lettori, che queste sofferenze le hanno patite. Ho iniziato con entusiasmo la lettura, ma col passare delle pagine mi sono disgustato, tanto che a un certo punto ho finito col sorvolarle, facendomi rabbia il titolo, quasi come se l'autore avesse voluto chiarire che, tutto sommato, non erano fatti suoi.