In-16°, pp. XLVIII, 252, (4), brossura editoriale verde con titolo entro filetto tipografico con fregi cantonali. Ritratto xilografico della Morata inciso dal Gandini in antiporta. Bell'esemplare in barbe e a fogli chiusi.Prima edizione italiana della "Vie d'Olympia Morati" del Bonnet, la principale biografia ottocentesca della pià famosa donna umanista del Rinascimento (Ferrara, 1526 - Heidelberg, 1555), figlia di Fulvio Pellegrino Morata. Fanciulla prodigio nelle lingue e nelle lettere, raffinatissima letterata e poetessa in greco e in latino, damigella di Anna d'Este, venne dalla di lei madre, Renata d'Este, di fede calvinista, introdotta alla Riforma Protestante. Andata in moglie a un medico tedesco riformato, Andreas Grünthler, con lui partì nel 1548 alla volta della Germania, sfuggendo così alle quasi certe persecuzioni di cui sarebbero stati resi oggetto da parte dell'Inquisizione romana. Riparata ad Heidelberg, la Morata prese a insegnarvi il greco a intrecciare un'estesa corrispondenza con molti umanisti riformati, prima di morirvi non ancora trentenne. Le sue opere superstiti vennero pubblicate nel 1558 a cura di Celio Secondo Curione, da lei già frequentato alla corte estense. Il libro del Bonnet, nato come tesi presentata alla Facoltà di Lettere di Parigi, era stato pubblicato a Parigi nel 1850. "En reconstruisant, a l9aide de documents originaux, l'existence d'une jeune femme elevée dans les faveurs de la cour, et morte dans l"exil, nous avons cru ressaisir le secret du charme qùelle exerca autour d'elle durant sa courte destinée", scrisse il Bonnet a proposito di questo suo lavoro. Jules Bonnet (Nîmes, 1820 - ivi, 1892) fu grande storico della Riforma e membro dell'Académie des sciences morales et politiques.Cfr. Lozzi, n, 1634.
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