"Vivo nello sport da oltre cinquant'anni e ringrazio il cielo di vivere una storia come questa." Così scriveva Candido Cannavò tempo fa, ricordando la sua lunga carriera di giornalista. Più di mezzo secolo passato a riscrivere le regole e la fisionomia del giornalismo sportivo: non più un elenco di medaglie e trofei, ma un mondo di storie. E lui, diventato direttore della "Gazzetta" nel 1983, di storie ne ha dovute e sapute raccontare a migliaia. Cannavò ha sempre guardato allo sport come a un'esperienza intensamente umana. Non è un caso che abbia amato con una foga commovente e arrabbiata campioni come Maradona e Pantani: uomini che hanno vissuto la gloria della vittoria, sì, ma che più di altri hanno conosciuto il buio della sconfitta e la solitudine dello sbandamento. Oggi, a un anno dalla morte, possiamo ripercorrere il filo di quelle storie in una lunga carrellata attraverso le pagine migliori di Cannavò, dagli esordi sul quotidiano "La Sicilia" alla sua prima Olimpiade da cronista, la mitica Roma '60, dalla leggendaria Italia-Germania di Messico '70 alle giornate di sangue di Monaco '72, dagli anni d'oro della sua "Gazzetta" al costante impegno civile a fianco degli emarginati. "La vita e altri giochi di squadra" è un memoriale che, attraverso i suoi articoli più emozionanti, racconta sfide, giochi, record e lotte, con la semplice forza di una passione che attraversa quasi sessant'anni di grande agonismo e di sincera umanità. Prefazione di Carlo Verdelli.)
Leggi di più
Leggi di meno
Disp. in 3 gg lavorativi
11,00 €