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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2011
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Buon libro nella categoria biografie. Non mi aspettavo dalla Ripa di Meana un libro costruito così bene e che tratteggiasse in modo esemplare il periodo tra la guerra e il dopoguerra. La figura della Signora Agnelli ne esce viva e attuale: non la conoscevo se non per i pettegolezzi della sua storia con Malaparte. Secondo me è un libro da leggere.
Una biografia bella e drammatica che ha il merito di riportare alla luce la storia di Virginia Agnelli una splendida figura di donna dimenticata per molti anni. Questo libro vuole restituire alla storia la figura di una donna affascinante, moderna, bellissima e fragile ma capace di trasformarsi in una tigre per difendere i suoi figli e decisiva nella formazione di Gianni Agnelli. Virginia era la moglie di Edoardo, il figlio del senatore Giovanni Agnelli. Dopo la morte del marito in seguito ad un incidente a bordo di un idrovolante, Virginia fu impegnata in una lunga e tortuosa battaglia legale con il suocero che tentò di sottrarle i suoi sette figli. La famiglia Agnelli ha tenuto un grande riserbo su Virginia che fu amante di Curzio Malaparte e morì giovane in un incidente stradale. L'unica che parlò di lei nel suo libro "Vestivamo alla marinara" (1975)fu Susanna mentre Gianni fece il possibile per cancellarne ogni traccia, anche impedendo al regista Mauro Bolognini di trarre un film dal libro della sorella. Interessante anche la figura di Giorgio Agnelli, fratello dell'avvocato, il "preferito" di Virginia, sensibile, originale, caratteriale, morto misteriosamente in una clinica psichiatrica.
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