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Viola dentro ha fatto di nuovo scoccare in me la scintilla del piacere della lettura, dopo troppi anni buttati a togliere solamente la polvere dalle copertine. L'architettura è solida, armoniosa e ben strutturata, mai banale, con flash back posizionati al momento giusto e continui rimandi interni che vivacizzano la trama rendendola sempre più intrigante. Lo stile riflette l’andamento della trama: semplice e diretto all’inizio, per acclimatare il lettore pennellando la meravigliosa bellezza di Suvereto e il vissuto dei personaggi, diventa poi ricercato e raggiunge picchi di pathos soprattutto negli incalzanti dialoghi, quando la vicenda decolla in un susseguirsi di suspense e di colpi di scena avvincenti e ben congegnati, in un quadro gotico e di mistero. La psicologia dei protagonisti è tratteggiata con dovizia di dettagli e delicatezza, aprendo il cuore anche alle anime più aride. Trovo geniale come l’autrice sia riuscita a “risolvere” l’essenza di Riccardo attingendo – ma non voglio spoilerare troppo – al canto III dell’Inferno dantesco. E proprio per le “contaminazioni” letterarie e cinematografiche – oltre che per il lessico delizioso e ricchissimo – Viola dentro meriterebbe di essere studiato nei nostri licei, pur essendo adatto ad una vasta platea di lettori. La lettura mi ha arricchito e mi ha donato una grandissima carica. Ho vissuto il romanzo come un inno alla speranza, la speranza che tutti possiamo tornare a vivere. Grazie Viola per le emozioni che mi hai regalato!
In questi giorni su Instagram è stato lanciato l'hastag #DiViola e la mia attenzione è stata destata da questa frase: Il Viola è il colore tra l'umano e il divino, l’unione di due nature". Mi ha colpita perché Viola è la protagonista di questo romanzo e la definizione del viola inteso come colore, che ho poc’anzi citato, racchiude un po' il senso dell'intero romanzo. Se da un lato infatti, c'è la vita vera, quella fatta di difficoltà e a tratti di bellezza, di famiglia, di senso di appartenenza al luogo d'origine, di buon cibo e buon vino, dei piaceri legati alla cultura [...], dall'altro si viene catapultati all'interno di una leggenda, una fiaba dai tratti gotici che mi ha completamente stregata. Non avevo mai letto questo genere e mai avrei pensato che potesse piacermi, eppure... è stata la parte che ho maggiormente apprezzato. Anche la scrittura muta nel mentre, passando da uno stile semplice e diretto, ad uno più ricercato, ipnotico, con un ritmo incalzante. Sono stata completamente rapita dalla leggenda di Isabella & Riccardo e non esagero se dico che è stato veramente difficile staccarmi dalle pagine! Ma la cosa che più mi ha stupita è stato il finale, quando tutte le tessere vanno al loro posto e ci si sente appagati, perché nonostante l’aspetto surreale, tutto sembra assumere un senso. Un viaggio bellissimo insomma, che mi ha condotta in altri mondi e dimensioni, ma anche in posti straordinari della nostra bellissima Italia, in particolare in Toscana, dove ho scoperto esistere un piccolo borgo medievale, Suvereto, che intendo assolutamente visitare. Ci tengo infine a sottolineare che ho apprezzato tantissimo alcuni argomenti trattati nel corso delle pagine, quali: la difficoltà di trovare una strada quando tutto sembra perduto, la capacità di trovare, nonostante tutto, la forza di alzare la spada e affrontare la battaglia di un'altra giornata; la ricerca del proprio rifugio, un mondo che nessuno può toccare e che ti da la dose di bellezza necessaria.
Che bel romanzo! L’ho concluso da poco e avrei già voglia di rileggerlo. Sì, perché la storia ti rapisce, e non puoi non affezionarti ai personaggi.. alla dolce e testarda Viola, così coraggiosa, e a Riccardo, con le sue luci e le sue (taaante! ) ombre.. da restare senza fiato! C’è tutto, dentro questa storia: amore, mistero, cultura, vecchie leggende, suspense…Il borgo toscano dove è ambientato, Suvereto, è descritto benissimo, e leggendo ti sembra davvero di essere lì. Ho adorato lo svolgimento della trama, che in principio parte cauta, portandoci "dentro" la protagonista.. ma poi la storia decolla, e prende una strada inattesa, che ti porta a leggere una pagina dopo l’altra in un susseguirsi di colpi di scena, assolutamente inaspettati, ma coerenti e armoniosi. Bello, bello davvero, Da leggere, rileggere, amare. Consigliatissimo.
Recensioni
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