«La Macchina ululava. Il tempo era un film girato a rovescio. I soli fuggivano e dieci milioni di lune fuggivano dietro ai soli». Ray Bradbury
«Questo significava dover camminare per circa un miglio, dato che, come ovvio, tutti i mezzi di trasporto erano inutilizzabili. Sarebbe morto di vecchiaia prima che un autobus avesse effettuato il tragitto. Ad Ashton non era chiaro che cosa sarebbe potuto accadere se avesse tentato di guidare un'auto mentre il campo di energia era in azione, ed era stato ammonito di non tentare esperimenti rischiosi.» Arthur Charles Clarke
Avete mai sognato di tornare indietro nel tempo o di visitare il futuro? Impossibile non essere affascinati dalle innumerevoli possibilità offerte dalla prospettiva di correggere errori, ripetere esperienze uniche, evitare scelte sbagliate o anticipare a nostro vantaggio eventi non ancora accaduti. Il desiderio di viaggiare nel tempo è vecchio come l'uomo. Inizialmente il "viaggio" era affidato a sogni, allucinazioni o incontri con fantasmi. Poi hanno fatto la loro comparsa le prime "macchine del tempo". E se ancora non possono essere realizzate, a renderle possibili ci pensano gli scrittori Bradbury, Dick, Page Mitchell, Wells - che, esplorando le molteplici possibilità che l'argomento propone, alimentano numerosi paradossi temporali, il più famoso dei quali è: cosa accade a una persona che viaggia nel passato e uccide un proprio antenato? Tra orologi che scorrono alla rovescia e persone che si addormentano risvegliandosi nel passato, "chrono-detectives" che viaggiano per arrestare "criminali temporali" e avventurieri a caccia di T-Rex, undici racconti che, portandoci a spasso nel tempo, ci parlano di qualcosa di molto piú oscuro e misterioso: il presente.
In copertina illustrazione di Alejandro Burdisio.)
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