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Nello scenario di quel periodo del Risorgimento, fatto di speranze e di delusioni,di eroismi e di martìri, che precedette e si concluse col 1848-49, l’Autore descrive «per tabulas» la vita e l’avventura di due giovani veneziani, ufficiali della marina austriaca, che, scoperto l’ideale dell’unità,dell’indipendenza e della libertà d’Italia,ne fecero la ragione della propria esistenza. Si scopre così, in .Attilio ed Emilio Bandiera, un’originalità di pensiero e di azione del tutto particolare, quale trasparedallo Statuto della società segreta Esperia,redatto due anni prima di avere contatti con Mazzini ed improntato a principi morali e politici e a metodi organizzativi del tutto autonomi.Né manca il grosso dramma personale che coinvolse i due fratelli nei confronti del padre, comandante della squadra navale austriaca nel Mediterraneo; della madre, ferma sostenitrice del benessere materialee morale della famiglia; della giovane sposa di Attilio, che non sopravviverà alla tragica fine del marito. Avvincente diviene ancora di più questa storia, allorché affronta alcuni aspetti al quanto oscuri della cospirazione é della spedizione dei Bandiera, quali quelli concernenti la conoscenza dell’attività dell’Esperia da parte del governo di Vienna, al momento della loro diserzione; il pesoesercitato da. Mazzini sulla decisione di partire per la Calabria; la coerenza con le proprie idee di fronte alle lettere inviate dal carcere al Re di Napoli; il presunto atteggiamento favorevole dell’Austria alla spedizione, onde eliminare, senza compromettersi, i capi della congiura nellaflotta da guerra; la presunta trasmissione di informazioni da parte del governo britannico, mediante violazione del segreto postale, sulle mosse dei Bandiera.Ma se questi misteri possono ormai - dopo 150 anni - essere svelati, non potrà mai esserlo il segreto di una giovane generazione generosa e alquanto dimenticata, protagonista della prima fase, quellaspontanea ed eroica, del Risorgimento: la generazione in cui rifulsero - tra tantealtre - le figure di Goffredo Mameli, di Attilio ed Emelio Bandiera.In copertina: La Battaglia di Palestro,Dipinto di Felice Cerruti-Bauduc, cm. 100 x 48Museo Nazionale del Risorgimento, Torino
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