Milano, fine anni Novanta. Il passato ritorna nella vita di Gigi Berté, un passato che risale a vent'anni prima, quando era un giovane universitario e suo padre Toni un ispettore della Omicidi. Indagando sui casi spinosi di una prostituta uccisa e di un ristoratore ‘suicidato' perché non si piegava ai ricatti, Toni si convince che i due crimini siano opera di un clan malavitoso molto attivo in città: i Rizzo. L'inchiesta procede a rilento, nessuno parla, nemmeno l'informatrice Brigitta Berger, e alla fine il superiore di Toni lo solleva dall'incarico. Il destino però riporta l'ispettore, inconsapevolmente e tragicamente, a incrociare ancora la sua vita con quella del clan calabrese. Le vicende dei Rizzo intanto si complicano: Oscar, l'erede della famiglia, segnato in modo indelebile dalla morte di Maria, l'unica che abbia mai amato, si convince di averla ritrovata in Silvana Mariuz, una istruttrice di palestra che le assomiglia in modo impressionante. È disposto a tutto pur di averla, e non si fa scrupoli ad allontanare da sé la donna che lo ama con passione. Anche Lucia, sorella di Silvana, è inquieta perché sospetta che il marito le sia infedele, ma non sa chi sia la sua rivale. Ognuno di loro lotta per realizzare i propri sogni, ma un delitto imprevedibile scompaginerà i progetti di tutti, trascinandoli alla rovina. Solo vent'anni dopo Gigi Bertè, ormai vicequestore aggiunto, riuscirà a far riemergere, grazie a un'indagine poco ortodossa, la folle verità sul caso Mariuz, ma con un carico di sofferenza che lo investirà personalmente...)
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