John Searle argomenta qui contro un errore che, sostiene, ha afflitto il modo di pensare la percezione a partire dal diciassettesimo secolo e che è tuttora dominante: l’idea che noi si possa percepire direttamente soltanto le nostre esperienze soggettive e mai oggetti e stati di cose del mondo. Questo errore è all’origine di quasi tutte le confusioni nella storia della filosofia della percezione. Da tale prospettiva, l’unica realtà per noi accessibile è la realtà delle nostre esperienze private e illusioni e allucinazioni hanno lo stesso valore delle percezioni del mondo reale. Searle sostiene che possiamo dare un taglio netto agli errori del passato accettando il Realismo diretto, la posizione secondo cui noi possiamo percepire oggetti e stati di cose in maniera appunto diretta. )
Leggi di più
Leggi di meno
Disp. immediata