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Dettagli

2021
10 giugno 2021
416 p., Brossura
9788838941924

Descrizione

Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano.

«Toglieteci tutti i commissari, ma non Rocco Schiavone.» - Rolling Stone

«Quando aspetti il momento perfetto per finire le ultime 20 pagine, vuol dire che hai fra le mani un libro che desideri gustare fino all’ultima riga. Rocco Schiavone, vicequestore nichilista con la sindrome di Atlante, ti è entrato proprio in testa, con tutto il suo peso.» – Riccardo Cirignoni per Maremosso

Schiavone non ci crede. Tutti gli elementi indicano un solo colpevole: movente, tempi, luogo, tracce materiali e informatiche, psicologia. Ma lui non ci crede a pelle. «L'archeologa, Sara, ha detto che nei miei occhi non vede niente. Di solito è la stessa impressione che ho quando guardo un omicida». E invece negli occhi del sospettato numero uno qualcosa ha visto: «Paura». È morta nel suo appartamento Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante. Unici indizi una «J» ripetuta nella sua agenda, e una striscia pallida attorno a un dito, segno di un anello sempre portato e rimosso a freddo dal cadavere. Sui settant'anni, una casa piena di libri, di cui parecchi antichità di valore, un nome celebre a livello internazionale nel suo campo accademico, storica dell'arte specialista in Leonardo da Vinci. L'inchiesta portata avanti da Rocco Schiavone, con il suo stile inconfondibile di lavoro e di vita, ha due snodi. Il primo riguarda la condotta del figlio della vittima; il secondo è una scoperta che questa aveva fatto scavando nelle opere scientifiche del genio del Rinascimento. «Una svolta nel mondo degli studi leonardeschi». Improvvisamente, una scossa tellurica complica anche emotivamente le giornate inquiete di Rocco: rispunta Sebastiano, l'amico di infanzia, e di imprese al limite della legalità, che era scomparso da un bel po' di tempo, inabissato nella sua caccia segreta appresso al carnefice della giovane moglie. Vecchie conoscenze. E non è l'unico, sconvolgente ritorno proveniente dal passato, per trasformare in spettri le vecchie care conoscenze. Un Rocco Schiavone forse più solo, ma a momenti autocritico, che si sorprende quasi quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perché aleggia dappertutto un'invitante allusione alla forza emancipatrice dell'amore. Amore di qualunque tipo.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(161)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Questa volta Rocco Schiavone, vicequestore romano da poco di stanza ad Aosta, si confronta con il mondo dell’arte con cui ha scarsa familiarità malgrado i passati tentativi della moglie Marina, restauratrice, di iniziarlo ai segreti del Bello. Purtroppo Marina è scomparsa di recente. Insieme alla sua squadra, scopre nicchie del mondo accademico dove specialisti e ricercatori di alto profilo si sfidano a colpi di pubblicazioni in grado di raggiungere, aggiungere, mantenere, affossare credibilità, potere e prestigio. Un mondo competitivo e scisso da quello del lavoro, amareggiato da gelosie e rivalità spesso incomprensibili per l’uomo comune.

Recensioni: 5/5

Libro coinvolgente e a tratti molto intenso, quasi più di altri libri di Manzini, dove Rocco Schiavone è alle prese con un nuovo e profondo dolore. Si nota la caratterizzazione dei personaggi sempre dotati della stessa intensità, mentre la trama è sempre più intensa. Libro strettamente legato al precedente.

Recensioni: 5/5

In perfetta coerenza con quanto avverrebbe ad una persona reale, Rocco Schiavone cambia un poco, invecchiando con l'età, senza per questo tradire se stesso. Ma soprattutto senza tradire le aspettative dei suoi lettori.

Recensioni: 5/5

ancora colpi di scena nella saga del vicequestore Schiavone. personaggi che vengono approfonditi, nuove storie sullo sfondo e la lettura diventa sempre più interessante