La valle dei bambini perduti

Non conoscevo questo autore albanese, è stato davvero una bella scoperta. Un ottimo romanzo, a tratti eccellente, con uno stile narrativo molto diverso da quello che si legge in giro, preciso, pulito, concreto. Pure il modo di ragionare dei personaggi è diverso da quello dei thriller odierni, è proprio questa peculiarità a distinguere il romanzo dagli altri del suo genere. La scrittura è scorrevole, affascinante, tanto che ti tiene incollato fino all'ultima parola, e non sto esagerando. Leggere per credere. L'ho letto in un paio di giorni, praticamente non ho fatto altro che divorare le 400 e passa pagine. E' uno di quei thriller per cui provi attrazione già dalla prima pagina. L'ambientazione è molto originale, un ingrediente che aumenta sensibilmente il pathos. Era da un bel po' che un romanzo non mi prendeva per la gola. La figura principale della storia, il detective Lamani, è un personaggio efficace, caratterizzato con le dosi giuste e ben inquadrato.. A tratti ricorda Harry Hole. Da leggere assolutamente, lo consiglio. Ogni tanto Marsilio tira fuori dal cilindro un autore emergente come Nuraj con una storia potente e magistrale come questa. Le cinque stelle sono tutte meritate

Scrittura fluida, storia sicuramente intrigante, con una ambientazione originale. Il racconto è coinvolgente e percorre un tempo dilatato, con connotazioni politiche e sociali. Nostalgico e commovente il riferimento ai mobili Scavolini

Questo libro e’ come una droga, scritto bene una bella storia intrigante Nuraj ha scritto un noir sociale , dove l'indagine classica del poliziesco è amalgamata con delle dosi di thriller. Ottima scelta quella di raccontare un paese e un periodo storico per nulla conosciuti a questo genere di narrativa . Una storia che ti tiene incollato fino ad ultima pagina . Lo finito da tre giorni ma continuò a vivere e meditare sui suoi personaggi. Bravissimo…