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Invitante come un Bacio Perugina,che invece di contenere un aforisma di Gibran,custodisce un saggio sull' Eterno Femminino. Scritto nel 1925 quando Drieu La Rochelle aveva 32 (e Roger Nimier nasceva) dimostra quanto possa essere necessario l'amore nella ascesi ( o nella caduta) di un uomo. Il protagonista è Gille,disilluso ed indeciso antieroe che altri non è che l'alter ego di La Rochelle (ed il predecessore di Francois Sanders ne 'Le spade' di Roger Nimier). Tutto il romanzo,e Gille ,si muovono intorno a Finette,donna vicina alla quarantina,con un matrimonio alle spalle ed un entourage di amici borghesi alla deriva,privi di interessi particolari,se non quelli di conservare privilegi . Finette però sembra volersi distaccare da questo modello :"Per proteggere la vivacità del suo ingegno,e grazie al grande appagamento che ancora assaporava,era decisa da tempo a guardare tutto e tutti da lontano e a non lasciarsi toccare dalle loro agitazioni.Fu quindi in modo del tutto distaccato che si compiacque,quel primo giorno,delle fattezze di Gille e dei tratti della sua vita che le erano stati raccontati e che già aveva individuato". Altre donne compaiono o vengono ricordate :"Quando si incontra un nuovo essere,si ricomincia tutto da capo,è come non si fosse imparato niente con gli altri (..) E' come un'addizione:metta dei numeri gli uni sotto gli altri,tutte le donne che ha avuto;ne scriva poi un ultimo sotto il quale tiri una riga;l'ultimo è lì per caso,non ha un posto privilegiato,nel totale vale solo in quanto accresciuto di tutti gli altri.Ma per lei il fatto che sia l'ultimo le fa dimenticare tutto il resto.E se poi un giorno si accontenterà di una donna,fingerà di non tener più conto delle precedenti,ma in realtà godrà tanto di quella perchè è arricchita di tutte le altre".Queste parole sono dette da Luc,anch'egli conoscitore di donne, ma più finemente,psicologicamente di Gille: è un omosessuale.Il romanzo si avvia così alla fine.Tutto finisce. Anche i Baci Perugina.
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