Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Romanzo assolutamente inverosimile persino nel suo genere. Lo spunto narrativo sarebbe anche valido, se le scene descritte (che abbondano di sangue e particolari trucidi) non rasentassero talvolta il ridicolo: Rambo al confronto è una mezza schiappa!
Letto con molta attenzione.mi è molto piaciuto.la narrazione ti prende ,ti solletica a continuare la lettura,che non è per nulla pesante.scorre tutto in modo preciso .Ottimo ,bellissimo .consigliato
La coppia di autori, marito e moglie, che si cela dietro lo pseudonimo di Lars keppler non sbaglia un colpo. Anche questa volta Jonna Limma conduce un'inchiesta difficile e arrticolata, tra sorprese ipnotiche e vite straziate da passati da incubo, sino alla soluzione finale, un pò troppo scontata ma comunque valida. Bravi comer sermpre, potrebbero risparmiare qualche di descrizione di lotta e agguati che dopo due o tre pagine diventano noisette..
Il libro si apre con una scena degna di un film horror splatter tipico dei primi anni '80, poi si snoda via via in un susseguirsi di episodi slegati e contorti fra loro che trovano un filo conduttore solo verso la metà (sono oltre 600 pagine e si capisce dove vogliano andare a parare intorno alla pagina 300) , scene inutilmente descrittive orrorifiche e disturbanti, per compensare una trama veramente debole con un intreccio che prende spunto dall'oramai capostipite del genere thriller psicologico, Psycho. Ma appunto poiché già abbondantemente succhiato fino al midollo tale tema, questo libro ci propina, al netto delle scene gratuitamente truculente, una storia trita e ritrita (doppie personalità, madri abusate e quindi abusanti, fanatismi religiosi, cliniche psichiatriche...) certamente non all'altezza. Colpi di scena molto forzati, di nuovo la figura dell'ipnotista ma molto di contorno, messa lì tanto per trovare un cardine dove poter far girare gli ingranaggi farraginosi di una storia che non c'è. Il tema della doppia personalità sta al thriller come la macchina del tempo sta ai romanzi di avventura: un rifugio per autori senza idee. Che peccato una opportunità sprecata. Molto mediocre. Bocciato.