Nella vita di Jan Welzl è difficile separare la cronaca dalla leggenda. Esploratore, cacciatore, marinaio, capo di una tribù di eschimesi e infine narratore delle sue imprese, Welzl visse trent’anni oltre il Circolo Polare Artico, dove, in condizioni estreme di sopravvivenza, trovò la sua felicità. In questo libro, l’avventuriero raccontò per la prima volta i viaggi compiuti tra la Siberia e l’Alaska nei primi decenni del Novecento. Sono le parole di un uomo mosso da una curiosità insaziabile, un osservatore acutissimo, capace di assorbire le usanze degli indigeni fino a diventare uno di loro. Il racconto di Welzl, denso di informazioni, si nutre del suo stupore di fronte alle meraviglie della natura e del rispetto per le culture che incontra, ma è anche l’esaltante storia di una libertà cercata con ogni mezzo e infine raggiunta. )
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