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Da più di vent'anni Umberto D'Agostino fa il giornalista, occupandosi prevalentemente di politica, economia ed esteri. Da queste parti lo si conosce di più per il suo attivismo nel punk capitolino, sia come musicista (The Turturros, The Bonnie Parkers, ecc...) che come ...fanzinaro (Be Nice to Mommy e Bam!). Giunto alla soglia del mezzo secolo il nostro si è misurato con il romanzo e, per fortuna, non c'ha messo dentro la sua passione smisurata per il punk. Dico "per fortuna" perché spesso le passioni si ritorcono contro, diventano forzature, fanno perdere la bussola del racconto. In queste poco meno di 150 pagine la narrazione è, invece, straordinariamente cristallina, fluida, da romanziere di razza che sa dosare i dialoghi stretti con le vivide descrizioni degli ambienti e dei paesaggi. Descrizioni di fondamentale importanza per rendere le pagine "appiccicose" e calde proprio come la terra che fa da sfondo alla storia. Michele Raimondi è un giovane cronista romano, precario come tanti, che "svolta" divenendo l'uomo fidato di un senatore della prima repubblica corrotto e corruttore. Fa soldi, si fa droghe e donne in quantità industriali, conduce una vita al massimo finché scoppia tangentopoli e la cuccagna finisce con l'inevitabile fuga nell'apparente paradiso della "Jamaica no problem" dove il senatore Salvini è invischiato in traffici di ogni tipo. Qui gli si apre un mondo di relazioni affetti, fratellanza. Prova sensazioni che non ha mai provato prima, quando era stordito dall'opulenza dell'Occidente. Trova l'amore. Trova il coraggio di ribellarsi e di andare fino in fondo. Trova la vita che passa attraverso la morte, in uno dei luoghi più contraddittori del pianeta dove "si combattono un sacco di guerre per la droga e si produce un sacco di droga per finanziare le guerre, anche quelle contro la droga". [Manuel Graziani]
Manifesto di denuncia sociale. Michele, giornalista rampante ammanicato nei giri sporchi della politica romana, viene costretto alla fuga dopo le prime inchieste del 1992 su Tangentopoli. Grazie all'aiuto di un influente senatore, anche lui in vacanza forzata, trova riparo in Giamaica. Il posto e la gente del luogo avranno su di lui un effetto inatteso e lo spingeranno a cambiare vita, fino a quando non torneranno a materializzarsi gli spettri del passato. Una trama originale, convincente e interessante, grazie al ricorso ad una serie di aneddoti, realistici anche se non necessariamente reali, sulle manovre sporche che si effettuano nelle stanze dei bottoni, oltre che a una descrizione accurata del fascino e dei costumi della splendida isola del sole e del reggae.
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