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Che accoppiata spettacolare Kusturica e Bregovic! Underground è uno dei miei film preferiti; divertente, onirico ed al tempo stesso ferocemente critico verso tutto ciò che ha portato la ex Jugoslavia al collasso, al massacro etnico, alla disgregazione, ripercorre il cinquantennio insanguinato (1941-1991) di un paese confinante col nostro, ma con una storia ben più cruenta: l'invasione nazista, l'ascesa di Tito, la guerra civile. E le atmosfere create dalla cinepresa di Kusturica vengono amplificate, sottolineate, a tratti addirittura prevaricate dalle straordinarie composizioni del geniale Bregovic. Le musiche del film pescano a piene mani nella tradizione balcanica, ma vengono rinfrescate da un'energia e da un'allegria uniche, straordinarie dove le trombe la fanno da padrone. Vi sfido a vedere Underground senza cedere alla seduzione di pezzi come Kalasnjikov o Mesecina: impossibile stare fermi, una danza sfrenata si impossesserà di voi partendo dalla punta dei piedi per affluire fino al cervello, come l'ebbrezza di un vino di qualità, sincero, ma senza pretese da gourmet. Grande musica dal sapore di festa, dal sapore di risate, dal sapore di baccanali. Musica da ubriachi! Ho avuto la fortuna di assistere al concerto di Bregovic all'Arena di Milano una manciata di anni fa: grandioso. I miei freddini concittadini hanno invaso il prato dello stadio, invasati dalla musica del compositore serbo: braccia in aria, via le Prada dai piedi, salti e acrobazie in barba al fighettismo imperante nella capitale della moda. E poi tutti zitti ad ascoltare a bocca aperta il lamento incantevole della tromba in una canzone da funerale: consiglio perciò l'ascolto anche del CD di Bregovic intitolato Tales and Songs from Weddings and Funerals.
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