L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 22,10 €
Tutti i formati ed edizioni
A cento anni dalla scomparsa di Umberto gli viene dedicata una mostra, frutto della feconda collaborazione dei tre principali poli artistici del Comune di Milano.
A cento anni dalla scomparsa di Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 19 ottobre 1882 – Chievo, 17 agosto 1916), gli viene dedicata una mostra, frutto della feconda collaborazione dei tre principali poli artistici del Comune di Milano: Castello Sforzesco, Museo del Novecento e Palazzo Reale, che ospita l’esposizione.
Due sono state le micce che hanno dato il via al progetto scientifico: da un alto la revisione critica del corpus delle opere su carta custodite presso il Castello Sforzesco nel Gabinetto dei Disegni, e dall’altro la collaborazione avviata con la biblioteca Civica di Verona per il riordino di una serie di documenti intimamente legati all’artista (il cosiddetto «Atlante delle immagini» e la Rassegna stampa futurista, un album a collage realizzato da Boccioni con la collaborazione di Marinetti a partire dal 1911).
L’Atlante, donato assieme ad altri documenti alla Biblioteca Civica di Verona dalla sorella Amelia Raffaella Boccioni Callegari, è il vero e proprio leitmotiv di tutta la mostra, perché è attorno a questa raccolta di immagini e suggestioni impresse su carta dallo stesso artista che si dipana il racconto espositivo. Ed è proprio attraverso queste ventidue grandi tavole sfascicolate che le opere assumono nuovi significati, grazie a simboli e analogie. L’Atlante può essere quindi considerato non solo un archivio in miniatura, ma anche e soprattutto lo spunto, la chiave di volta, per comprendere quale fosse per Boccioni l’orizzonte figurativo di riferimento: dalle opere grafiche tedesche del XVI secolo ai dipinti di Segantini.
E qui, in un certo senso, si annida l’affascinante paradosso legato alla figura ormai mitica di Boccioni: come tutti i grandi artisti, e al contrario di quello che ci si potrebbe immaginare dopo aver letto il suo infuocato Manifesto, ha avuto maestri (Balla e Severini in primis), riferimenti iconografici (addirittura la ritrattistica celebrativa di Raffaello) e svariate e piacevoli infatuazioni (come i leggiadri bagliori che accendono le vesti dell’ammaliante Cherubino di Jacques-Émile Blanche).
Fra i documenti del fondo Callegari-Boccioni, oltre all’Atlante, sono presenti anche alcuni libri che idealmente vanno a costituire la biblioteca virtuale dell’artista: Letteratura d’eccezione (Baldini, Castoldi & C., Milano 1913), di Vittorio Pica; Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è (Fratelli Bocca editori, Milano-Torino-Roma 1913) di Friedrich Nietzsche; Le confessioni di un ottuagenario (Attilio Barion Editore, Sesto San Giovanni 1913) di Ippolito Nievo.
Numerosi quindi sono i riferimenti interiorizzati da Boccioni prima di diventare un convinto e intransigente futurista – affascinato dal mito della macchina e dal progresso – che alle ridenti cittadine incastonate fra le malghe ha preferito la città che cresce, animata dai fumi delle industrie e assuefatta all’ansia di primeggiare, anche in guerra. Ed è proprio durante un’esercitazione militare, nell’agosto del 1916, che Boccioni cadendo da cavallo abbandona il campo della sua esistenza terrena, lasciando ai posteri una delle esperienze artistiche più alte, intense e flagranti di cui il Novecento abbia memoria.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore