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Recensioni Gli ultimi carbonari. La storia di chi cambiò la storia

Recensioni: 5/5
Gli ultimi carbonari è la storia di una vita spesa per un ideale e delle motivazioni che hanno spinto un figlio del profondo Sud a lottare, insieme ad altri coraggiosi colleghi, per «sovvertire» un sistema anacronistico. Pur non ambendo a definirsi un saggio storico, il volume si pone, tutta- via, l’obiettivo di illustrare le fasi concitate che hanno determinato, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, una riforma di vasta portata. Agli inizi degli anni Settanta, infatti, l’Italia era ancora uno dei pochi Paesi democratici occidenta- li ad annoverare una Polizia militarizzata, pervasa da princìpi autoritari e paternalistici. Anche dopo l’entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori, e malgrado fossero trascorsi quasi trent’anni dalla promulgazione della Carta costituzionale, una categoria di lavoratori, quella dei poliziotti, esclusa ed emarginata, non poteva ancora avvalersi del diritto di parola né di pensiero. Al centro del volume vi è la vicenda di un protagonista inconsapevole di un eccezionale evento storico, che decide di reagire per riscattare sé stesso e gli altri, conquistandosi un ruolo di primo piano in quello che si andava delineando come un movimento sindacale: un gruppo di persone fidate i cui membri, costretti a muoversi in clandestinità, furono chiamati «carbonari». Le dinami- che interne di un’istituzione fondamentale e insostituibile, qual era il Corpo delle guardie di P.S. dell’epoca, sono raccontate da una prospettiva inusuale e si manifestano attraverso i sentimenti e le emozioni di un poliziotto «carbonaro». Il volume si presenta dunque al lettore come una testimonianza preziosa ed eloquente, dalla quale traspare la dimensione intima e personale di un operatore di Polizia che soffre dignitosa- mente per le disumane condizioni di vita in cui era chiamato a operare, e che vuole identificarsi innanzitutto in un uomo dello Stato al servizio dei cittadini e non nell’esponente di un organismo repressivo.)
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