Uccidete il drago

Insieme a Indridason, seppure diversissimo da lui, un autore di gialli fra i miei preferiti. Gradevolissimo

Gustosissimo romanzo, sicuramente il meno "serioso" di quelli letti di Persson. Un giallo pervaso di costante ironia e con un ispettore Blackstrom che si supera: a volte grottescamente simpatico altre detestabile. Finale a sopresa, personaggi molto ben delinati.

avvertenza ai lettori: se giá i precedenti di Persson, diciamo la triologia "politica" con Lars Martin Johansson erano thriller ben poco tradizionali, negli ultimi due con protagionista l'impagabile Bäckstrom si sta virando fortemente verso la commedia; importante per Persson sembra quindi diventare l'ironia diffusa su rivalitá e ottusitá varie dell'agire poliziesco, cosí come il tratteggiare a pennellate rapide ma efficaci tutta l'umanitá che si trova a gravitare attorno all'inchiesta. la cosa deluderá chi ama il thriller tradizionale tutto colpi di scena, accettato il gioco invece a me questo approccio diverte particolarmente, anche per le varie evoluzioni del personaggio principale che contro tutte le (mie) attese, riesce con disinvoltura a reggere il peso di due (finora) interi romanzi - sul resto non anticipo niente per non togliere a chi leggesse questo ultimo "Uccidete il drago" il piacere della sorpresa e della scoperta.