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Recensione del romanzo "Tutta colpa di Eschilo" di Lucia Pavesi. Credevo di trovarmi di fronte ad un trattatello di Letteratura greca, pesante e prevedibile, invece è descritta in prima persona la giornata di un'annoiata Carolina, studentessa universitaria che non ha voglia di sorbirsi una lezione di letteratura greca e chiude il garage della sua giornata, mettendosi a leggere Calvino. Poi scopro la famiglia di Carolina, molto simile a tante, che deve lottare per il controllo delle spese giornaliere, ha tanti sogni da realizzare, la madre è divisa in modo frenetico tra famiglia e scuola, il padre è un acuto risparmiatore, il fratello vive tra mondo virtuale e reale e poi vengono gli amici, di tutti i generi e appartenenze politiche, che trasmettono a Carolina le loro idee in un transito talora condiviso e anche no, perché Carolina si è costruita una realtà piccolo borghese a cui non rinuncia, fatta di etica, perbenismo,valori sociali ed impegno personale che le riempie la vita, nella quale irrompe l'amore, vissuto con serenità e grandi sogni, insieme alle certezze che in una ragazza sono tante. Le giornate sono scandite da grandi e piccole novità che coinvolgono la famiglia Lepri in un processo di integrazione con gli altri, alla luce di una visione rasserenata dalla fede. Potrebbe andare avanti così, ma la vita riserva preoccupazioni, vuoti affettivi, assenze improvvise che la fanno precipitare in una spannung narrativa, dalla quale la famiglia rinasce, potenziata e unita, pur nelle piccole e grandi nevrosi che rendono questo romanzo aderente alla realtà di tutti, senza eroismi e grandi gesti. La storia è intervallata da poesie e citazioni colte che non la appesantiscono, ma legano tra loro le vicende in un processo diacronico, al centro del quale c'è sempre l'uomo di qualsivoglia epoca, che cerca di dare un senso al suo vivere terreno, sublimandolo e relazionandolo con il suo prossimo.
BREVE RIASSUNTO Tutta colpa di Eschilo è un libro molto articolato nella storia, nella letteratura italiana, nel latino e in moltissimi argomenti che ci circondano nel mondo di oggi, l'autore infatti utilizza riferimenti e citazioni per raccontare la vita di una ragazza e della sua famiglia. Tutto il testo è diviso in molti mini-capitoli, ognuno con un titolo differente dall'altro , che racconta un aspetto o anche una storia della vita della giovane Carolina. Parla della sua storia con Chicco, che avrà bisogno di alcuni anni per evolversi , del comico padre che con la sua mania di risparmio, lascerà quasi al buio la famiglia , di come sia diverso camminare vedendo e camminare guardando, di come sia difficile la vita per un adolescente e molto altro ancora . Possiamo nel romanzo leggere racconti sul pensiero della pena di morte o semplicemente la storia dello zio Emo, che riesce a fare ogni singolo lavoro immaginabile, dal falegname al fabbro. Non mancano i riferimenti ai "Promessi Sposi" che abbondano nelle citazioni, e perché no le frasi in latino, subito tradotte per i più impreparati. Proprio per questo aspetto ritengo che sia un libro aperto a tutti, sia a chi conosce molto bene la storia, il latino e la letteratura e ne potrà quindi apprezzare tutti gli aspetti, sia per chi vuole leggere un libro di avventure spassose e di storie a tutti capitate. Avendo avuto il privilegio di parlare direttamente con l'autore del libro, ho avuto pure l'informazione che le storie narrate sono per la maggior parte realmente accadute, non direttamente a "Carolina" o sua madre o padre , ma sono storie raccolte dall'autore durante la sua vita. È un libro che consiglierei proprio per la sua simpatia nell'esporre le vicende e anche perché è ambientato nella mia stessa città , quindi posso apprezzare al cento percento tutto quello che viene raccontato e impersonarmi direttamente in carolina, non manca la tecnologia che gli da quel che di giovanile rendendolo
agile, ameno,ma non privo di un pensiero forte,quando sosta sui temi della malattia, della morte, del dolore, anche se la scrittura di una ventenne va nella direzione dell'esaltazione del valore dell'amicizia e soprattutto dell'amore, inteso come imperativo di libertà, gridato scomodando la poesia lirica greca. è un romanzo di qualità adatto a chi sa apprezzare il genere specifico che scavalca il mondo solo giovanile, osservando con amabile e bonaria ironia i comportamenti umani di tutti e le approssimazioni di un vivere congestionato e nevrotico dal quale nessuna famiglia d'oggi è risparmiata.
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