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2
2014
Tascabile
27 gennaio 2014
278 p.
9788806219338

Descrizione

Vincitore Premio Campiello 1963

«"La tregua", libro del ritorno, odissea dell'Europa tra guerra e pace... storia movimentata e variopinta d'una non piú sperata primavera di libertà»Italo Calvino

Giunsi a Torino... dopo trentacinque giorni di viaggio: la casa era in piedi, tutti i familiari vivi, nessuno mi aspettava.

Diario del viaggio verso la libertà dopo l'internamento nel Lager nazista, «La tregua», seguito di «Se questo è un uomo», piú che una semplice rievocazione biografica è uno straordinario romanzo picaresco. L'avventura struggente tra le rovine dell'Europa liberata – da Auschwitz, attraverso la Russia, la Romania, l'Ungheria, l'Austria, fino a Torino – si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di incontri con persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessa guerra: da Cesare, «amico di tutto il mondo», ciarlatano, truffatore, temerario e innocente, al Moro di Venezia, il gran vecchio blasfemo che sembra uscito dall'Apocalisse, a Hurbineck, il bimbo nato ad Auschwitz, «che non aveva mai visto un albero», alle bibliche tradotte dell'Armata Rossa in disarmo. L'epopea di un'umanità ritrovata dopo il limite estremo dell'orrore e della miseria.

Valutazioni e recensioni

4,6/5
Recensioni: 4/5
(34)

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Recensioni: 5/5

E invece no. La libertà, l'improbabile, impossibile libertà, così lontana da Auschwitz [...] era giunta: ma non ci aveva portati alla Terra Promessa. Era intorno a noi, ma sotto forma di una spietata pianura deserta. Ci aspettavano altre prove, altre fatiche, altre fami, altri geni, altre paure. Questa è la cronaca e la testimonianza diretta del 'congedo' di un prigioniero dal Lager nazista e (come lo scrive Levi, con la maiuscola) e dalla guerra. È un racconto intessuto di albe gelide, incredibilmente sobrio, per nulla greve e privo di vittimismi o patetismi (in cui, dato il tema, sarebbe stato comprensibile indugiare) ma che addirittura mette addosso quel bel senso di eccitazione e attesa che ognuno di noi può provare per un agognato ritorno a casa. Quindi - anche se molti l'hanno già fatto bene prima di me - non trovo per nulla ridondante né superfluo ribadirne il valore assoluto e la preziosità. I due grandissimi in questo senso sono Levi e Rigoni Stern.

Recensioni: 5/5

Nel leggerlo si percepisce lo stato di "fermo" vissuto da migliaia di uomini, donne e bambini che semplicemente dovevano attendere prima di riappropriarsi della propria vita. Bellissimo!

Recensioni: 5/5

Nel libro Levi narra il lungo viaggio dal Lager di Auschwitz a casa, durato parecchi mesi. Un periodo fatto di tratte inspiegabili, giornate oziose, incontri, conoscenze, escamotage per mangiare qualcosa di più. Una buona lettura, anche se talvolta qualche descrizione risulta superflua e troppo particolareggiata. Ne consiglio la lettura.

Recensioni: 5/5

Anche questo libro, esattamente come Se questo è un uomo, va decisamente letto. Un'opera potente e sempre necessaria.