L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il "Traité sur la tolérance", che avrebbe dovuto essere titolato assai meglio come "Esprit sur la tolérance" (spero si sia inteso il gioco di parole), è una delle opere più perniciose che una mente corrotta e perfida come quella di Voltaire abbia mai potuto concepire. Questo trattato (?) esecrabile contiene in nuce tutti i dogmi moderni del laicismo più esasperato e fatale. Voltaire, come suo solito, riscrive la storia come più gli fa comodo, in una continua falsificazioni della realtà che provoca il disgusto anche nel lettore più benevolo, non ancora ottenebrato dai fumi acri del filosofismo. La diffamazione, soprattutto nei riguardi della Chiesa cattolica, svolge un ruolo dominante, anzi forse è l'unico vero scopo di quest'operetta in sé inconsistente. Gonfio d'odio e di orgoglio, il patriarca di Ferney vomita le accuse più ridicole sulla religione cristiana, le empietà più rivoltanti. La preghiera a Dio poi è grottesca, se esaminata alla luce della reale natura dello spirito di Voltaire. Forse nessuno ormai più ricorda che questo campione della (in)tolleranza, assieme alla sua setta di filosofisti, mentre difendeva Calas solo per comparire sulle gazzette ed essere adulato nei salotti alla moda, operò campagne di una ferocia inaudita contro tutti coloro che contestavano i suoi dogmi e le sue tesi: chiunque si opponeva a lui, era subissato da insulti, irrisione, fino a giungere perfino alle intimidazioni. Elie Fréron, che osò prendere le difese della Chiesa e della monarchia contro il patriarca di Ferney e la sua setta, fu ricoperto di oltraggi, diffamato con sarcasmi rivoltanti; infine il "tollerante" Voltaire arrivò persino a minacciare i censori affinché facessero cessare la pubblicazione dell'"Année littéraire", periodico diretto dallo stesse Fréron. Un agire davvero degno di un "maestro" della tolleranza...
il testo è il diametralmente il contrario di ciò a cui si ispira. E' un testo laicista ( n.b. non laico), che segue pedissequamente la visione anti-clericale, influenzato dalla visione giacobina. E' un testo che si auspica, il totale affidamento del uomo verso la sua ratio. E' un testo dunque da leggere con le dovute precauzioni.
e' un libro molto bello ed interessante. prende spunto da un processo avvenuto a Paris che vede condannato al rogo un uomo innocente e poi da li inizia la riflessione volteriana sulla libertà. merita assolutamente di essere letto.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore