L'opera si compone di due tomi che affrontano, in maniera approfondita e critica, le principali questioni relative alla responsabilità medica, alla luce della riforma normativa cosiddetta Gelli-Bianco, nonché della giurisprudenza che è venuta successivamente a formarsi in materia. Il primo tomo affronta la disciplina giuridica in senso stretto nonché le riflessioni sul piano medico-legale; il secondo tomo sviluppa la disciplina assicurativa in materia. La trattazione di questo volume vuole proprio fornire al lettore una analisi dettagliata dei profili normativi innovativi introdotti con la novella e, soprattutto, il loro impatto pratico sul mondo della responsabilità sanitaria, tenendo in particolare conto delle principali innovazioni nella disciplina che regolamenta la colpa civile e penale delle strutture e del singolo operatore sanitario. La legge "Gelli-Bianco" prevede altresì una ampia sezione dedicata alla materia assicurativa del rischio sanitario, tanto nella proiezione di una regolamentazione dell'obbligo di contrarre garanzie adeguate al ristoro dei danni ai pazienti, quanto sotto l'aspetto delle vicende proprie del rapporto di garanzia tra professionista ed impresa e tra quest'ultima e il danneggiato. L'ispirazione della riforma della responsabilità sanitaria va letta, in questo specifico contesto, con la lente di una ratio che vuole privilegiare la soluzione, preferibilmente stragiudiziale, della controversia legata alla colpa medica canalizzando la pretesa risarcitoria verso l'assicuratore, con l'aspirazione dichiarata di rendere al tempo stesso più agevole il reperimento del prodotto assicurativo, tanto per l'azienda sanitaria, quanto e più ancora per il singolo professionista. L'obiettivo, che nel presente trattato si indaga, è quindi anche quello di trovare l'equilibrio tra costo assicurativo e salvaguardia patrimoniale del professionista e della struttura: non sempre una sintesi perfetta e perseguibile.
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